Sarà inaugurata il prossimo 18 giugno una piccola ma interessante mostra dedicata ad una visione inconsueta della figura di Napoleone Bonaparte. Vengono infatti esposte le stampe di satira antinapoleonica della collezione di Alois Eckhard, da lui donate al Circolo culturale “Le Macinelle” di San Piero in Campo e lì già esposte, nel 2014, al Museo mineralogico “L. Celleri”. Lo scopo è quello di richiamare l’attenzione sul valore e sui significati dello sguardo “contrario”, di come si possa trattare una figura storica di dimensioni smisurate anche in prospettiva ribaltata, cioè non solo nei termini positivi dell’apologetica (spesso destinati – come scrisse efficacemente il Manzoni – a degradarsi nel “servo encomio”), ma anche in quelli negativi del disprezzo, della derisione, perfino dell’oltraggio più esplicito.
Questa mostra – pur nei limiti di una campionatura ristretta – offre uno sguardo alla “leggenda nera” dell’Imperatore sufficiente a scoprire come, oltre all’iconografia dei grandi dipinti celebrativi di David e di Ingres, esista una sterminata produzione di immagini in cui il personaggio-Bonaparte assume tratti fisicamente deformati dalla metafora satirica, in un concerto verbale in cui regna un alto tasso di violenza spiegabile solo coll’immenso carico di odio a lungo covato dai popoli nemici, prima sottomessi e, dopo il trattato di Versailles, finalmente liberati dall’oppressione.
Napoleone, da invincibile capo militare e regnante della prima dinastia borghese della storia, si trasforma così nella figura tragica del “principe del Male”, rappresentato nelle più diverse varianti, dal Diavolo alla Morte, all’Orco, alla tigre assetata di sangue, oltre a una serie di altre deformazioni caricaturali, tutte documentate in mostra.
Da ricordare, infine, come alla satira anti-napoleonica si siano dedicati artisti di grande valore – James Gillray e George Cruikshank i più noti –, disegnatori eccellenti, non a caso inglesi visto che il Regno Unito fu la culla di questo genere artistico, anche per la presenza di un pubblico vastissimo, pronto a spese folli per assicurarsi le immagini dell’odiato nemico, nelle forme stravolte e spesso surreali tanto a lungo sognate ai tempi della sua massima potenza.
Organizzazione: Città di Portoferraio - Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno - Gestione Associata degli Archivi Storici dei Comuni dell’Elba - Associazione Culturale onlus “Historiae”, Portoferraio - Circolo Culturale “Le Macinelle”, San Piero in Campo