In tutte le librerie elbane è già presente da alcuni giorni l’ultimo libro della Persephone Ed. dal titolo "Le donne di Napoleone all’Elba, nella Storia e nella Narrativa" di Marisa Sardi e Maria Gisella Catuogno.
Tre luci rischiararono l’inquieto esilio elbano di Napoleone: la madre Letizia, la sorella Paolina, l'amante polacca Maria Walewska. Le prime due donne lo raggiunsero sullo Scoglio, offrendogli affetto, solidarietà ed aiuto; la bellissima Paolina, tra l'altro, fu l'unica fra i fratelli a confortarlo all'Elba; la dolce Maria, portando con sé anche il figlio nato dalla loro relazione, gli dimostrò amore, vicinanza, rispetto. Sopra tutte però dominò l'austera Madame Mére che Napoleone adorò sempre come un bambino. Tutte le altre donne con cui entrò in contatto all'Elba, costituirono solo delle momentanee distrazioni di cui ebbe bisogno l'Uomo ancora nel pieno della sua virilità e che, per sua stessa ammissione "non fu mai insensibile al fascino femminile".
Nei testi proposti nella sezione Narrativa, Paolina è la protagonista di un’intervista fattale da una ipotetica giornalista elbana, che pubblica sui fogli locali con uno pseudonimo maschile, per i pregiudizi del tempo, nel giardino della Villa del Mulini, balcone affacciato sulla vastità e la luce del Canale di Piombino, a ridosso del protettivo Forte Stella, tra le ultime rose autunnali e lo zampillo d’acqua della fontana. E Paolina sarà un fiume in piena nel rievocare la sua vita avventurosa, dall’infanzia corsa, ai matrimoni, agli amanti, al legame con l’illustre fratello.
Lo scenario dell’altro racconto è invece quello della Madonna del Monte, dove, in gran segreto, avviene il convegno d’amore di N. e Maria, arrivata sull’Isola in una notte di plenilunio; la quiete, l’ombra dei castagni secolari e il canto dell’acqua del Teatro della Fonte saranno i testimoni discreti del brevissimo soggiorno.