L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-1860)
Il 12 maggio 1859 su carta intestata del governo di Livorno il primo consigliere priore Carega così scrive al governatore dell'Elba:
"Sig. Cav. Governatore dell'Elba
Portoferraio
Illustrissmo Signore
Il Governo della Toscana con suo Decreto emanato nel dì 11 Maggio stante ha ordinato che tanto per l'Esercito quanto per la Marina da Guerra e Mercantile, l'unica bandiera dello Stato sarà da qui innanzi la Bandiera Tricolore Italiana.I tre colori Nazionali saranno disposti in liste verticali nell'ordine seguente:
- il verde all'asta- il bianco in mezzo - il rosso fuori
Prego quindi la S.V. Illustrissima a volere di questa superiore disposizione informare tutti i Capitani e padroni di Bastimenti della nostra Marina perché vi si uniformino, ed Ella provvederà perché in coerenza alla medesima sieno regolarmente anche tutte le Spedizioni già concesse dalla legittima Autorità, e tuttora in corso, ritenuto che non debba farsi luogo al pagamento di nuove tasse, quando le carte di navigazione non fossero per anche scadute.
E pregandola di accusarmi il ricevimento della presente, mi pregio di ripetermi con distinto ossequio
Di V.S. Illustrissima
Dal Governo di Livorno
Lì 12 Maggio 1859
Devotissimo Servitore
Per il Governatore
Cav. Priore Alessandro Carega
Primo Consigliere"
(Affari Generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Filza 3.Doc 101-260. Carta 190.Archivio storico comune di Portoferraio)
Dopo l'istituzione della bandiera tricolore si passa ad individuare i luoghi dove deve essere esposta e le modalità.
Il Governatore di Livorno così scrive a quello di Portoferraio il 21 maggio 1859:
"Sig. Cav. Colonnello
Governatore dell'Elba
Portoferraio
Con Circolare del 28 Aprile decorso venne ordinato che fossero tolti gli stemmi Granducali dalle Fabbriche che se ne trovano corredate. Premendo adesso che sia supplito in altro modo ,il Ministero dell'Interno ha stimato necessario distinguere le Fabbriche in due Categorie; cioè quelli che hanno Uffizi di risultanza Governativa;quelli in cui hanno sede gli Uffizi direttamente Comunali.
Le Fabbriche della prima classe debbansi pure distinguere in quelle in cui ha sede il Governo Superiore Locale e nelle altre in cui sta un uffizio di Amministrazione Pubblica qualunque. A queste Fabbriche senza distinzione dovrà apporsi sull'ingresso principale la denominazione dell'Uffizio che vi ha stanza; ma a quelle che servono al Governo Superiore Locale vi si terrà inoltre la Bandiera Italiana.
Rispetto poi alla Fabbriche ove ha sede l'uffizio Municipale si apporrà lo Stemma della rispettiva Comunità con l'iscrizione della Comunità stessa, e anche vi si terrà la Bandiera Italiana, con facoltà bensì di non tenerla salvo che nei giorni di solenni commemorazioni religiose o politiche.
L'asta della Bandiera da apporsi nell'uno o nell'altro caso deve essere dipinta coi tre colori nazionali e dovrà nel secondo caso resta fissa al suo posto per modo da non esserne mai rimossa.
Analogamente a queste norme La prego a compiacersi di dare in proposito le istruzioni occorrenti rispetto al Suo Circondario ed io frattanto ho l'onore di segnarmi con distinto ossequio
Livorno 21 Maggio 1859
Il Governatore di Livorno
Annibale Bargagli "
(Idem come sopra)
Questo avvenne: la nuova bandiera iniziò a sventolare nelle Fabbriche di Stato dell'Elba.
Il 22 maggio 1859 un biglietto raggiunge la divisione del Genio di Portoferraio "perché somministri la bandiera tricolore" ai seguenti uffici pubblici presenti in Portoferraio
"Bandiera ai seguenti Uffizi
1.
1° Commissario di Guerra
2° Uffiziali Militari
3° Divisione del Genio
4° Quartiere della Gendarmeria
2. Alle amministrazioni civili
1° Ufficio del registro
2° Uffici delle Rendite
3° Ufficio del Tabacco
4° Ricevitoria del Lotto "
(idem come sopra)
Il 24 maggio 1859 dall'ufficio di sanità (porto) di Portoferraio:
"Al Sig. Cav. Colonnello
Governatore Militare e Civile dell'Elba
Portoferraio
Ill.mo Signore
Nel riscontrare a VS Ill.ma della pregiata di Lei Officiale di ieri, riguardante la nuova Bandiera Toscana, il di cui contenuto mi sono fatto dovere partecipare ai Deputati Sanitari di quest'isola, passo confermarmi col più distinto ossequio.
Di VS Ill.ma
Portoferraio 24 Maggio 1859
Dev.mo Obbl.mo Serv.re
G. Sperandio"
(Idem come sopra)
Il 31 maggio 1859 il governatore dell'Elba così scrive all'amministrazione delle Regie Rendite di
Portoferraio:
"Governo militare e civile dell'Elba
Portoferraio
Al Sig. Ministro Principale
Delle Rendite dello Stato
Ill.mo Signore
Dopo il decreto che ordinava la remozione degli stemmi Granducali,il Ministero dell'Interno ha stabilito che d'ora innanzi tutte le Fabbriche nelle quali ha sede una Amministrazione Pubblica in luogo della Bandiera debbano avere sulla porta principale d'ingresso la iscrizione della denominazione dell'Uffizio.
Tanto Le partecipo affinchè si uniformi a questa disposizione mentre passo a presentarmi con distinto ossequio.
Di VS Ill.ma
Lì 31 Maggio 1859
Dev.mo Servidore"
(Idem come sopra)
Il 1 giugno 1859 l'amministrazione postale di Portoferraio così scrive al governatore:
"Sig. Cav. Colonnello Governatore
Civile e Militare
dell'Elba
Portoferraio
Ill.mo Signore
Nell'accusare a VS Ill.ma il pregiato di Lei Officio del 31 Maggio perduto debbo assicurarla che non mancherò di uniformarmi a quanto in essa mi viene prescritto.
Di VS Ill.ma
Dall'Amministrazione Postale di Portoferraio
Lì 1 Giugno 1859
Dev.mo Obbl.mo Serv.re
Per l'Amministratore assente
Bartolini"
(idem come sopra)
Anche il governatore della Confraternita Misericordia, avvocato Hutre, vuol far esporre la nuova bandiera alla confraternita e il Commissariato di guerra così scrive al governatore
"Al Governo Civile e Militare dell'isola dell'Elba
Lì 18 Giugno 1859
Quest'Uffizio scrivente,non avendo facoltà di ( ) la domanda per fornire una bandiera a richiesta dell'avv. Hutre, come governatore della Confraternita, trasmette a codesto Governo la domanda suddetta per ottenere la debita determinazione.
Il Commissario
G. Gonella "
(Idem come sopra)
I documenti sopra riportati sono importanti perché fissano con precisione la data in cui il tricolore ha iniziato a sventolare in Toscana (11 maggio 1859) e, in particolare, negli uffici dell'amministrazione pubblica, militare e civile, presenti all'Elba.
In realtà il tricolore era già bandiera dello stato granducale.
Il 17 aprile 1848 il granduca Leopoldo II, durante la prima guerra dell'indipendenza d'Italia, aveva decretato il tricolore bandiera dello stato granducale ma con sovrapposto lo Scudo granducale.
Quello che accade il giorno 11 maggio 1859 è che lo scudo granducale scompare e rimane solo il tricolore(1)
Marcello Camici
1.In pg 9 di "Pagine ignorate di storia dell'Elba. Isola nota in tutto il mondo perché Napoleone ne fuggì via". Spot line Editore.Portoferraio