Allo spazio espositivo Telemaco Signorini Italo Bolano, l'artista dell'Open Air Museum di san Martino e del Museo di Arte Sacra della chiesa di San Gaetano a Marina di Campo, si presenta ancora nella sua Isola con una veste tutta rinnovata, una veste soprattutto blu.
Nei suoi dipinti appare quel blu del suo mare che lo ha nutrito di forza e libertà.
Soprattutto nelle tele grandi questo colore della calma e della tempesta profonda appare sempre di più filtrato dalla sua anima drammatica.
Bolano, sempre insoddisfatto, è una vita che cerca spasmodicamente un oltre, l'oltre misterioso, quel “dove?” che lo accomuna al poeta Mario Luzi che è stato suo amico e che ancora lo ispira con la sua poetica ermetica.
Il prof. Alberto Brandani, che lo ha presentato all'inaugurazione domenica scorsa, ha sottolineato soprattutto la sua conoscenza culturale internazionale ed ha messo in risalto la sua “elbanità”.
“Una volta - dice Brandani -così Bolano ha celebrato la sua Isola: “Io amo l’Elba, femmina misteriosa e cangiante. Il suo magnifico volto di pirite verde, il cobalto del suo mare, la forza vulcanica interna delle sue rocce”.
L'Assessore alla cultura Roberto Marini si è dichiarato soddisfatto di questo evento che ha annoverato tra i più culturalmente importanti della stagione assieme al premio letterario Raffaello Brignetti e al Festival Musicale di settembre.
La mostra rimarrà aperta sino al 20 luglio.