L’appuntamento in programma per sabato 24 settembre “La Fortezza del Volterraio - Ambiente, Storia, Restauro” dell’Ente Parco completa la serie di eventi a cui Italia Nostra ha collaborato in maniera propositiva, dedicati quest’anno all’operato e stimolo ereditati dal nostro fondatore, prof. Alfonso Preziosi, in occasione del cinquantesimo anniversario della nostra Sezione.
Scindere il suo ruolo tra la figura di educatore, uomo di cultura e uomo dell’impegno con Italia Nostra non è sempre facile.
Alla scuola e ai ragazzi è principalmente dedicato questo ultimo convegno. Alfonso Preziosi ha vissuto in un momento in cui esistevano all’Elba professori di grande spessore. Come non ricordare le lezioni su Leopardi del prof. Lupi, l’insegnamento pacato ma vasto e rigoroso della prof.ssa Baldi, l’approfondimento sul Beato Angelico del prof. Battaglini, la disciplina e costanza della prof.ssa Consani. Docenti e ragazzi erano sempre sotto il severissimo ma competente controllo di Alfonso Preziosi, che chiamava tutti, studenti e genitori, per nome.
A Italia Nostra è dedicato anche il ricordo di un uomo pioniere che tra i primi in Italia ha adottato i principi dell’Associazione, da cui negli anni sono nate tante altre: quale invito affinché Italia Nostra Onlus, ancora così piena di soci attivi e generosi, trovi la forza di un atteso ammodernamento.
È dedicato anche alla stampa, non solo locale, perché lavori nel rispetto e nella dignità delle persone di cui commenta e per i servizi che offre alla comunità.
Parafrasando Antonio Cederna, indimenticato consigliere nazionale e Presidente della sezione romana di Italia Nostra, si può concludere che l’apertura al pubblico della Fortezza del Volterraio, grazie al Parco, assumerà un grande significato urbanistico, culturale, sociale, se vista in concomitanza con la riapertura della “Villa romana delle Grotte” grazie al Comune di Portoferraio, e con la nascita del “Cammino della Rada” grazie alla collaborazione tra le associazioni Italia Nostra, Legambiente, Elba2020 e il Gruppo Aithale.
Al meraviglioso contesto naturalistico si aggiunge cioè il valore storico archeologico. Si presenta, oggi, un’occasione che possiamo definire storica: se si agirà con la dovuta competenza e maturità culturale, può cominciare da qui la riconciliazione degli elbani con la natura, con ricadute sulla situazione generale e sulla gestione del turismo a favore dell'ambiente e della cultura, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori.