Fotografo, avventuriero, uomo d’affari, filantropo. Complessa figura, quella dello statunitense Lewis Rodman Wanamaker. Nato ad Atlantic City nel 1863, morì nella stessa città durante la primavera del 1928. Grazie al proprio ingente finanziamento, permise il volo d’un modello sperimentale di idrovolante, il «Curtiss H». Nel periodo tra 1908 e 1913, per dare nuova dignità ai Pellerossa, realizzò una serie di splendide fotografie ai capi tribù; fotografie che fecero ben presto il giro del mondo.
Wanamaker, nel 1909, fu all’Elba. Ma non da semplice turista. Calò sull’isola con il preciso intento di far incetta di cimeli napoleonici da portar con sé in America. Fu così che il 4 ottobre fece rimuovere lo storico pietrone della «Piazzetta di Napoleone» – toponimo già attestato nel 1840 – a metà strada tra Poggio e Marciana, sul quale l’Imperatore soleva concedere riposo al proprio cammino. Ma il nostro fotografo, in un impeto di generosità, fece subito sostituire il pietrone originale da uno nuovo e vi fece apporre una lapide di marmo, oggi scomparsa anch’essa: «Questa pietra fu qui posta dal sig. Rodman Wanamaker. Essa ha sostituito quella in granito sulla quale sedeva Napoleone I quando veniva in Piazzetta che ora porta il suo nome e che fu tolta da qui il 4 ottobre 1909 e trasportata negli Stati Uniti d’America dalla spedizione scientifica incaricata dal predetto signor Wanamaker». Non contento, il Wanamaker decise addirittura di «smontare» il Masso dell’Aquila alla Madonna del Monte – sul quale i francesi avevano eretto un telegrafo ottico poi utilizzato da Napoleone Bonaparte – volendolo portar via con un bastimento ormeggiato a Marciana Marina. Fortunatamente l’impresa, com’era ovvio, fu abbandonata. Ma il fotografo prese anche tante e sonore fregature dagli astuti valligiani marcianesi; fu così che comprò a prezzi sbalorditivi scarpe vecchie, borse, vestiti e cianfrusaglie di contadini...tutti oggetti che – gli fu assicurato – erano appartenuti all’Imperatore. Per concludere, la preziosa bandiera dell’Elba che probabilmente si trovava sull’albero del vascello «Undaunted»; inutile dire che, fiutata da Wanamaker, navigò subito per gli Stati Uniti d’America.