La storia siamo davvero noi e la memoria è il testimone di una corsa infinita che passa di mano in mano, dando consapevolezza. Fabrizio Favilli c'è indubbiamente riuscito a farci riscoprire la Storia, quella a noi vicina, con il suo film “Villa Triste”, che ieri sera, 6 ottobre, ha inaugurato al cinema di Portoferraio il terzo anno dei Giovedì d'Autore. http://www.bing.com/videos/search?q=villa+triste+trailer&&view=detail&mid=484C68140F05156C42C7484C68140F05156C42C7&FORM=VRDGAR
Il film, che tornerà in visione per le scuole elbane il 25 ottobre, ricostruisce i mesi tra la fine del '43 e la liberazione di Firenze dell'11 agosto 1944, e viene girato negli stessi luoghi e ricostruendo gli stessi episodi che segnarono in quei mesi la lotta dei partigiani dei GAP (Gruppi di Azione Patriottica) contro i nazifascisti. Tra i luoghi utilizzati la famigerata 'Villa Triste', la palazzina di Via Bolognese 67 requisita dai nazisti e poi da essi condivisa con i sanguinari fascisti della 'Banda Carità', veri e propri criminali utilizzati dal Maggiore delle SS italiane Mario Carità per torture, rappresaglie, omicidi e stragi.
Molto efficace nel film l'utilizzo del bianco e nero, con la splendida fotografia di Gaddo Masieri che riporta davvero la mente a quei tempi, una forte impronta neorealistica quindi, e pasoliniana, per la scelta degli attori e delle attrici e delle loro modalità recitative.
Incontriamo dopo il film il regista fabrizio Favilli, classe 1946, esperienze di cinema negli Usa anche con Scorsese, assieme agli attori Marco Buti e Antonio Kodwrin: “è stata dura – ci dice.- portare a termine il film, ed è giusto che gli italiani, e i fiorentini in particolare, sappiano delle telefonate di minacce ricevute in piena notte con il 'consiglio' di sospendere le riprese e farla finita con questo film “Villa Triste”: visto che con le minacce non ottenevano niente, una mattina mi è arrivata negli gli studi di Piazza Santo Spirito, dove è la sede dell’Astrofilm (la casa di produzione dello stesso regista, ndr) una busta con quattro proiettili.”
Ma il film è arrivato in fondo, autoprodotto, con il costo di circa 3 milioni sostenuto anche da amici e parenti, un crow founding, che dovrebbe ripagarsi con il passaggio nelle sale, l' uscita del dvd e l' acquisto da parte di un' importante rete televisiva (LA7).
Il 6 ottobre il film è quindi uscito in contemporanea, per la fase di test, nelle isole maggiori: Sicilia, Sardegna ed Elba, appunto e sarà la risposta del pubblico in questa fase a determinare i luoghi e modalità della futura distribuzione che, si immagina, interesserà i circuiti d'essai.
“L'idea del film, ci dice Fabrizio Favilli, nacque nel 2008 durante le riprese di “Miracolo a S.Anna” il film di Spike Lee sulla strage di Sant' Anna di Stazzema (agosto 1944, 500 civili trucidati) grazie anche allo stimolo dell'attore-amico (scomparso nel 2010) Massimo Sarchielli che vi collaborava”.
La Storia e il vissuto personale si intrecciano nel film: non a caso il comandante partigiano che nel film ha il soprannome di 'Bestia' interpreta la storia vera di Giovanni Favilli, padre del regista, partigiano che con la Liberazione ha poi preferito fare una vita .normale, senza incarichi pubblici di alcun tipo.
Un film -verità e omaggio a tutti e tutte coloro che, come Bruno Fanciullacci, Elio Chianesi, Rocco Chiaravello e tanti altri valorosi gappisti, han dato la vita per liberare Firenze dai nazifascisti. Non a caso i luoghi preferiti da Favilli, dopo i set, sono le scuole, i luoghi migliori per far crescere, con la memoria, gli anticorpi ai totalitarismi.
Ma domani si riparte presto, ci si saluta con i bravi attori Marco Buti (livornese d'adozione della compagnia in vernacolo Le Maschere”, spesso all'Elba) e Antonio Kodwrin (che ha appena finito di girare in Albania il film 'Ombra' di Jotti Ejlli) e con l'ultima informazione: Fabrizio Favilli comincerà tra poco le riprese di un nuovo film, “Il gioco della vita”, titolo che riprende quello di un proprio libro del 2004; una nuova Storia, ne siamo certi, magistralmente narrata.
CR