Il 16 ottobre è stato inaugurato uno dei più importanti musei dell'arte Contemporanea in Italia e in Europa.
Circa 15.000 persone si sono messe in fila all'ingresso per tutta la giornata.
L'originale costruzione circolare a forma di astronave è opera dell'architetto olandese Maurice Nio; Prato con la Regione Toscana, è partita in quarta con un grosso investimento nella cultura di 14 milioni di euro. La Toscana si pone quindi a livello dei grandi musei contemporanei internazionali.
Il nuovo Pecci apre con una mostra organizzata dal direttore Fabio Cavallucci.
Sono stati fatti molti sacrifici economici ma, è stato anche detto: la cultura è il nostro petrolio.
Il Pecci sarà un luogo da vivere con mostre, laboratori, rappresentazioni, danza, cinema ecc. ristorante e bistrot. Questa mostra, dal titolo “La fine del mondo”, vuole offrire una riflessione sull'umanità dal primo ominide ad oggi e ci auguriamo che “l'astronave cultura” possa sbarcare in altri mondi migliori.
Nel bel mezzo della mostra il maestro organista Gabriele Giacomelli, parte vivente di un'opera, suonava note immortali di Bach. Una installazione di un noto artista cinese Cai Guo Qiang presenta 99 lupi, tutti rigorosamente finti ma straordinariamente simili a lupi veri, che corrono verso lo spazio, stimolando l'immaginario collettivo.
Molti rimarranno soltanto incuriositi, ma la grande folla attenta ci lascia immaginare l'avvicinamento della gente all'arte contemporanea di questo secolo appena iniziato e piuttosto in crisi.
Ancora una volta, come sempre è stato per l'Italia, è la dimostrazione che l'arte ripaga sempre gli sforzi economici e si dimostra un sicuro investimento per il futuro: siamo in attesa dell'annunciato “Museo d'Arte Moderna e contemporanea Italo Bolano” con le sue donazioni e quelle di artisti internazionali già pronte.
Italo Bolano
Nelle foto:
- il nuovo Museo Pecci
- I lupi volanti di Cai Guo Qiang