Sono confuso e disorientato perché in certi frangenti ti vengono a mancare quei punti di riferimento che hai sempre dato per scontato.
L’abbiamo sentito dire tante volte, ma ce ne scordiamo sempre :
” Mai dare niente per scontato!”
È una verità inconfutabile, ma il tempo passa inesorabile e la vita scorre coi suoi ritmi. Con i ritmi forsennati che ci siamo inventati, grazie alla tecnologia, sperando di risparmiare tempo. In realtà però le ore scandiscono sempre più velocemente. Tutto va bene ,quando tutto scorre liscio, quando non ci sono problemi, ma questa è una speranza vana, perché ci sono sempre i cambiamenti, anche repentini, e la sorpresa ci attende dietro l’angolo.
Tuttavia, qualunque sia la musica della nostra vita, il finale è sempre lo stesso;rullo di tamburi... ed è la fine della vita. Senza voler prendere in considerazione le eccezioni (e purtroppo ce ne sono tante) voglio parlare di una vita degnamente vissuta fino all’età della vecchiaia con pochissimi acciacchi. Un percorso quindi assolutamente naturale, che dovremmo accettare con razionalità e serenità d’animo. Ma sono solo bei discorsi, soprattutto nella nostra cultura occidentale .
Quando ti trovi in quella stanza fredda e realizzi quello che è successo (se lo realizzi), le domande arrivano spontanee. Eccome se arrivano, anche se è difficile dar delle risposte per riuscire a consolarti e tranquillizzarti.
Con gli occhi gonfi di lacrime stai soffrendo e se ti guardi intorno c’è altra sofferenza.
Almeno un messaggio in mezzo a tanto sconforto ci dovrebbe arrivare.
Dato che di fronte alla vecchiaia e alla morte siamo totalmente impotenti,-per me- la soluzione sta nel “ragionare” e cambiare certi nostri atteggiamenti per renderci la vita meno difficile. Mi riferisco alla ingordigia, al nostro materialismo, alla voglia di possedere sempre di più, a discapito di altri che muoiono di fame, fino a provocare litigi, lotte, guerre…queste maledette e interminabili guerre. Per che cosa? In nome del nostro Dio, per un pezzo di terra in più, per un’eredità, per diventare ricchi e potenti e sottomettere gli altri.
Tante incredibili assurdità per aumentare le nostre sofferenze.
Sfogliando tra i libri di casa ho trovato una risposta nelle riflessioni dei ragazzi, che con la loro innocenza affrontano questo cancro incurabile dell’uomo: l’egoismo.
La prima mette a fuoco con semplicità l’obiettivo (leggi stupidità) del genere umano a questo mondo. La seconda invece, secondo me, ci rivela una possibile terapia per debellare questo malaccio incancrenito nel nostro DNA.
RIFLESSIONI DEI RAGAZZI
“Dimmi perché lo scoiattolo mai si è sognato di abbattere l’albero, fonte della sua vita.
Tu mi risponderai, perché non vuole morire.
Dimmi perché i pesci non riducono il mare in un letamaio.
Tu mi risponderai perché ci vivono.
Dimmi perché le stelle, la luna e anche i pianeti non litigano per un po’ più di atmosfera.
Tu mi risponderai, perché ognuno ha il suo spazio.
Allora dimmi perché l’uomo abbatte l’albero, inquina l’acqua, ruba lo spazio degli altri.
Io ti risponderò che l’uomo non è più di questo mondo.
È una macchina distruttrice, una bomba nucleare, un gas molto velenoso.
Alla fine vedrai rimarrà solo con i suoi giocattoli.”
Mattia Mascioli
“C’è una parte di noi che è perfetta e pura, non viene toccata dalle caratteristiche meno che perfette che abbiamo acquisito vivendo in un mondo meno che perfetto.
È ripiena di qualità divine e dunque è in uno stato costante di pienezza, di risorse e di benessere.
La totale assenza di qualunque genere di conflitto e negatività rende questa parte di noi un punto fermo, una profonda, arricchente esperienza di silenzio. Prendi tempo per praticare il raggiungimento di questo luogo intimo di silenzio.
Ti apporterà benefici inimmaginabili.”
“Consiglio internazionale dei ragazzi per la pace”
Tanta riconoscenza, va ai miei cari genitori Gino e Rosaluce che quest’anno bisestile si è portato via.
A voi:
UN CARO AUGURIO PER QUESTO NUOVO 2017 E TANTA FELICITÀ.
Roberto Fiaschi
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(nella foto: Enfola innevata)