Elbabook lega il suo nome al Premio “Lorenzo Claris Appiani” per la seconda volta. Il comitato tecnico-scientifico è stato nuovamente affidato all’Università per Stranieri di Siena, della cui collaborazione il festival si avvale già dallo scorso anno. La presenza dell’ateneo senese dà prestigio all’intera manifestazione e spessore al concorso, che intende riconoscere le migliori traduzioni in lingua italiana di opere della letteratura europea e mondiale. Sono ammesse a partecipare solo le opere di narrativa e di poesia tradotte, pubblicate per la prima volta in Italia da editori indipendenti nel periodo compreso tra l’1 marzo 2016 e il 28 febbraio 2017. La scadenza del bando è fissata per il 31 marzo – www.elbabookfestival.com
«L’assegnazione del riconoscimento ha rappresentato uno dei momenti più alti della manifestazione, sia per il sostegno che ci ha dato la famiglia nel ricordare il figlio Lorenzo Claris Appiani, di radici elbane – motiva Roberta Bergamaschi, ideatrice del concorso – sia per la qualità delle traduzioni dalla lingua araba, che si sono aggiudicate il premio, sia per la presenza di esperti che pubblicano opere di valore. Ci auguriamo che la prossima edizione sia altrettanto ricca e frequentata da traduttori ed editori di livello». La premiazione ha coinvolto tutta l’isola e a tal punto che ha visto testimoni i sindaci di Rio nell’Elba, Rio Marina e Portoferraio.
L’edizione 2017 è dedicata ai testi tradotti dalla letteratura russa: l’intento degli organizzatori è quello di divulgare opere russe contemporanee al fine di approfondire una conoscenza libera dai cliché e dai condizionamenti dell’economia. La presenza sempre più frequente di cittadini russi nel nostro territorio impone un’attenzione crescente ai processi socio-culturali che sono all’origine di rapporti e comportamenti. Il comitato tecnico-scientifico è presieduto dalla professoressa Lucinda Spera (Letteratura italiana), affiancata per l’ateneo senese dalle docenti Liana Tronci (Linguistica comparativa e Sociolinguistica) e Giulia Marcucci (Lingua e Traduzione russa), nonché da due giurati scelti dagli organizzatori del festival letterario. Si tratta quest’anno di due slavisti attivi in campo internazionale: Andrea Gullotta (Università di Glasgow) e Massimo Maurizio (Università di Torino). «Per il 2017 si è deciso di puntare sulle traduzioni dal russo in italiano, nella consapevolezza sia del particolare posizionamento dei questa lingua – conferma la Spera – collocata tra oriente e occidente e strettamente connessa alla delicata problematica identitaria dei paesi dell’ex Unione Sovietica, ciascuno dei quali caratterizzato da culture e lingue diverse, sia delle significative intersezioni culturali e letterarie che hanno influito sui rapporti tra Italia e Russia negli ultimi tre secoli».
Nel frattempo, lo staff di Elbabook ha già annunciato le date della terza edizione, da martedì 18 a venerdì 21 luglio, con un palinsesto che contaminerà il mondo editoriale con quello del teatro, delle fiction e degli artisti di strada.