L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
Il 12 giugno 1859 il governatore di Livorno scrive a quello dell’Elba perché vuole sapere quali gonfalonieri oltre ad essere buoni amministratori “riuniscano uno spirito ed una volontà ferma di secondare in ogni rapporto le volontà del governo”:
“Governo civile e militare
di Livorno
Al Sig. Cav. Colonnello
Governatore dell’Elba
Portoferraio
Ill.mo Signore
Le variate condizioni dei tempi e più specialmente la imminente attuazione della Riforma Municipale hanno
richiamato il Governo della Toscana a considerare quanto importi che a Capi delle Rappresentanze Comunali trovinsi persone le quali alla capacità di ben amministrare le cose del Comune riuniscano uno spirito ed una volontà ferma di secondare in ogni rapporto le vedute del Governo. A questo scòpo il Governo vuole essere assicurato con la maggiore sollecitudine ed esattezza, se veramente in tutti gli attuali Gonfalonieri compresi nel di Lei Circondario concorrono gli accennati requisiti, e La invita perciò ad assumere precise e fiduciarie notizie biografiche sopra ciascuno di essi ed a comunicarmele al più presto.
Non debbo poi dissimularle che ove taluno comparisse meno atto a corrispondere alla missione cui il
Governo intende,siamo oggi chiamati, converrà sia rimosso dall’ufficio per sostituire altro Oggetto che meriti
intera fiducia. Ed Ella vista nei singoli casi l’opportunità di questa misura è fin da ora autorizzata a rassegnare nel solito sistema le relative sue proposizioni.
Frattanto Le rinnovo le proteste della mia più distinta considerazione
Lì 12 Giugno 1859
Il Governatore
Annibaldi Biscossi”
(Affari generali del governo dell’ isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260. Carta 248. Archivio storico comune Portoferraio)
Nessuna risposta arriva al governatore di Livorno che con lettera del 20 giugno chiede al governatore dell’Elba sollecito e categorico riscontro alla sua richiesta:
“Governo civile e militare
di Livorno
Al Sig. Cav. Colonnello
Governatore dell’Elba
Portoferraio
Ill.mo Signore
Codesto Governo non avendo fin qui data replica alle mie Officiali del 28 maggio p°p° e 17 giugno stante, relative la prima ad un reclamo contro il Gonfaloniere di Longone, e la seconda alle informazioni intorno ai Gonfalonieri delle Comunità dell’Elba, invito al S.V. Ill.ma a porgermi sollecitamente categorico riscontro nell’atto che rinnovo le assicurazioni della mia distinta stima
Lì 20 Giugno 1859
Il Governatore
Annibaldi Biscossi“
(idem come sopra)
Ma continuando a non avere alcuna nessun risposta, il governatore di Livorno sollecita ancora in data 20 giugno. In questo ulteriore sollecito si viene a sapere che è proprio il ministro dell’interno dello stato toscano, Ricasoli, a voler avere informazioni sui gonfalonieri elbani:
“Ill.mo Signore
Essendo VS Ill.ma tuttora in ritardo a trasmettermi le informazioni di codesta isola con la mia Officiale de 12 stante e 20 Giugno cadente ,ed avendo io ricevuto pressanti sollecitazioni da S.E. il Ministro dell’Interno, La invito a corrispondere a questo suo dovere a corso di posta, aggiungendo alle informazioni le prescrizioni per quelli dei detti Funzionari che convenisse cambiare…”
(Idem come sopra)
Marcello Camici