L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
Ai primi di giugno del 1 859 arriva al gonfaloniere di Portoferraio, Squarci, una lettera scritta da Bettino Ricasoli il quale indica gl’intendimenti del governo toscano “un’Italia unita e forte capace di difendere da so il conquistato diritto all’indipendenza e dell’Autonomia Nazionale” e che preme al governo che il popolo toscano mostri il sentimento per un’Italia unita e forte con “la forma degl’indirizzi”.
Oltre al popolo si coinvolge anche i municipi affinchè si impegnino per i principi sopra enunciati.
Infatti, dopo qualche giorno, il 18 giugno 1859, il governatore di Livorno scrive a quello dell’Elba esortandolo a coinvolgere tutti i gonfalonieri elbani a procedere nel modo in cui ha agito il municipio di Livorno per la conquista dell’indipendenza italiana.
“Governo civile e militare
Di Livorno
Al Sig. Cav. Colonnello
Governatore dell’Elba
Portoferraio
Ill.mo Signore
A chi per poco conosca quale e quanto sia il generale entusiasmo pel Re Italiano, che, nel campo di battaglia, combatte per la conquista dell’Indipendenza d’Italia, era facile comprendere quale sarebbe stata la gara in ognuno per essere prescelto a raccogliere le prime delle numerose copie del noto foglio a stampa quivi pur circolato, col quale la Toscana vuol dichiarare solennemente all’Europa essere fermo suo intendimento far parte integrale, fin d’ora, della Famiglia Italiana, governata da Re Vittorio Emanuele.
Quindi il rischi che la gara trasmodasse in scissure e puntigli, non senza offrire modo ai faccendieri di farsi avanti pei fini loro.
Ad evitare questo possibile inconveniente parve saggio partito che il Municipio prendesse la iniziativa, facendosi così a regolare con una operazione, che tradotta in Piazza, poteva esser causa di confusione e scompiglio, se non pericoloso, imbarazzante.
E fu con questo intendimento che i Componenti il Municipio Livornese, adunatisi il 16 stante, emisero la Deliberazione della quale mi affretto a rimettere una Copia alla VS Ill.ma, insieme a quattro stampati del Foglio di cui è parola e che circola per ogni parte della Toscana acciò voglia comunicare riservatamente
l’uno e l’altro a tutti i Gonfalonieri di codesto Circondario i quali incoraggiati eziandio dalla parola sua credo che non esiteranno imitare l’esempio del Municipio Livornese, dacchè per questa via può meglio e senza disordini raggiungersi lo’ intento che d’altronde vorrebbesi in ogni modo conseguire.
Voglia accusarmi ricevimento della presente ed accolga frattanto le assicurazioni della mia stima
Lì 18 giugno 1859
Il Governatore
Annibaldi Biscossi”
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Foglio 260. Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici