L’ALBA DELL’UNITA D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
Il 20 giugno 1859 le rappresentanze comunali (gonfaloniere, priori, consiglieri) del comune di Portoferraio sono adunate con una sola voce all’ordine del giorno:
“A dì 20 Giugno 1859
1. Nomina di una deputazione per raccogliere le firme di coloro che aspirano l’unione della Toscana al Piemonte.
Il Gonfaloniere ha fatto presente che molti distinti Cittadini hanno esternato il desiderio in nome di questa Popolazione di unirsi al Piemonte e riconoscere Re d’Italia Vittorio Emanuele II, costituendo le diverse province della Penisola in un Regno unito nel modo migliore che sarà possibile,capace di governarsi e difendersi.
Su di che;
Fatte le debite considerazioni
Deliberano che a conoscere in modo sicuro la volontà di questi abitanti sia nominata una Deputazione che elegge nelle persone dei Signori
1. Candido Bigeschi
2. Domenico Mi belli
3. Francese Querci
4. Augusto Romanelli
5. Bartolommeo di Lazzaro Gavassa e
6. Francese Allori
Da presiedersi dal loro Gonfaloniere
Quale Deputazione dovrà risiedere nella Sala del Municipio onde ricevere le firme e dichiarazioni di tutti coloro che intendono fare atto di unione in un solo stato della Toscana al Piemonte, la quale Deputazione dovrà presentare le raccolte soscrizioni alla Magistratura medesima perché su quelle deliberi.
E tutto ratificarono con partito di voti favorevoli 4, contrari 1.
E non essendovi altro da trattare si licenziarono.
Il Gonfaloniere Il Cancelliere
Squarci
Le rappresentanze comunali della città di Portoferraio con questa delibera accolgono in pieno gli inviti e la volontà del “Superiore Governo” espressi nella persona di Bettino Ricasoli, ministro dell’interno, il quale con lettera riservata aveva scritto al gonfaloniere Squarci in data 1 giugno. Con questa lettera Ricasoli indicava al gonfaloniere gl’intendimenti del Governo Toscano e cioè “un’Italia unita e forte capace di difendere da sa il conquistato diritto all’Indipendenza e dell’Autonomia Nazionale” e faceva capire che al Governo della Toscana preme che il popolo mostri il proprio sentimento per una Italia unita e forte sotto il regno di Re Vittorio Emanuele, auspicando che ciò avvenga con “la forma degl’indirizzi” .
Ricasoli all’interno del governo della Toscana rappresenta l’ala di coloro che vogliono subito l’annessione col Piemonte sotto lo scettro di SM il Re costituzionale Vittorio Emanuele II.
(Protocollo delle deliberazioni dal dì 28 agosto 1858 al dì 12 settembre 1859. Copia per il cancelliere. E24. Carta 199, 200, 201. Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici