L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
Il 23 giugno 1859 è una data molto importante per i territori di Portolongone e di Rio in quanto vengono prese decisioni importanti per far sì che la Toscana si unisca in un sol stato al Piemonte.
E’ quanto si apprende da lettere scritte dal gonfaloniere di Portolongone, Signorini, e da quello di Rio, Angioletti, al Governatore militare e civile dell’Elba, colonnello Niccolini.
Dalla lettera scritta dal gonfaloniere si apprende che a Rio l’iniziativa ha avuto grande successo.
“Gonfaloniere di Portolongone
Al Sig. Cav. Colonnello
Governatore Civile e Militare dell’Elba
Portoferraio
Ho l’onore di accusare a VS Ill.ma ricevimento del di Lei pregiatissimo riservato Officio del 20 stante concernente la Deliberazione da prendersi da diversi Municipi, onde i respettivi Cittadini possino manifestare la loro opinione intorno intorno alla fusione che vorrebbe farsi della Toscana col Piemonte,
Mi è sommamente grato frattanto poter assicurare la SV che su tal proposito Il Municipio ha preso le opportune diposizioni.
E col più profondo rispetto passo a dichiararmi.
Di VS Ill.ma
Dall’Ufficio Municipale
Lì 23 giugno 1859
Dev.mo Obbl.mo Serv.re
G Signorini”
(Affari generali del governo dell’ isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 260. Archivio storico comune Portoferraio)
Quanto accade a Portolongone avviene anche a Rio dove il gonfaloniere così scrive al governatore dell’Elba
“Comunità di Rio
Al Sig. Cav. Governatore
Civile e Militare
dell’Elba
Portoferraio
Ill.mo Signore
Accuso a SV Ill.ma il ricevimento dell’Ossequiata Sua de 20 Giugno, con la quale mi partecipa i provvedimenti presi dal Municipio di Livorno per impedire le ( ) e regolare le sottoscrizioni di coloro che intendono di far
atto d’unione in un solo stato della Toscana al Piemonte unitamente alla Copia della Deliberazione presi in proposito.
Anche questo Municipio nella seduta di ieri prese consimili provvedimenti e già una Deputazione incaricata
di ricevere le dette sottoscrizioni ha cominciato le sue funzioni con molto successo essendosi già presentati circa 600 per sottoscrivere l’indirizzo a stampa che mi ha inviato.
Passo frattanto all’onore di segnarmi con la più distinta stima e ossequio.
Di VS Ill.ma
Rio lì 23 giugno 1859
Dev.mo Serv.re
Angioletti”
(Idem come sopra)
Marcello Camici