L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA AL’ELBA (1859-1860)
Manoscritta, su carta intestata Ministero dell’Interno, firmata Bettino Ricasoli, arriva il 25 giugno 1859 una lettera al Governatore dell’Elba
“Ministero dell’Interno
Al Sig. Cav. Governatore
Portoferraio
E’ noto al Ministero dell’Interno che alcuni privati Cittadini hanno diretto ai Gonfalonieri un Indirizzo nel quale si esprimono voti per l’unione nazionale, invitando le Rappresentanze Comunali ad avvalorarli con Deliberazioni adesive.
In cosa di tanta importanza questo Ministero vuol togliere di mezzo ogni incertezza e dare alla SV Ill.mauna norma sicura per governarsi in proposito.
Come fiu chiaramente colla Circolare del 19 giugno corrente,il Governo che regge la Toscana sotto la protezione di Re Vittorio Emanuele,mentre non può arrogarsi il diritto di definire le sorti future del Paese deve però lasciare intere libertà ai pubblici voti di manifestarsi quando ciò sia fatto in modi civili.
Conseguenza di questo programma è appunto la trasmissione tutta privata degli Indirizzi alle Rappresentanze Comunali; ed il Governo nulla ha che dire,se alcuni cittadini insofferenti di troppo lunga e inerte aspettativa invitano i Toscani a fare omaggio di adesione a qjel gran principio di unione nazionale che da tutti è sentito, e che ha bisogno da tutti di essere proclamato perché se ne possa tener conto quando sotto la spada vittoriosa di Napoleone III si decideranno le sorti d’Italia.
La SV Ill.ma dovrà provvedere soltanto che nel raccogliere adesioni all’Indirizzo e nelle deliberazioni della Rappresentanza Comunale che vorranno avvalorarlo sia impedita ogni violenza affinchè l’atto si compia con quella spontaneità che sola può dargli valore.Quando peraltro le Rappresentanze Comunali del Suo Compartimento emettessero deliberazioni in proposito, la SV Ill.ma dovrà trasmetterle a questo Ministero secondo il consueto.
Il Governo confida che questa manifestazione nazionale dei Toscani, sebbene promossa da privati Cittadini, si condurrà a compimento in quei modi civili coi quali fu cominciata e che tutti sapranno usare della presente libertà per provvedere al futuro bene della Patria Italiana.
Mi pregio frattanto ripetermi con distinto ossequio.
Di VS ill.ma
Lì 27 Giugno 1859
Dev.mo Servitore
Ricasoli“
(Affari generali del governo dell’ isola d’Elba 1859-1860 .Doc 101-260.Carta 260.Archivio storico comune Portoferraio)
Nella stessa giornata il Governatore dell’Elba provvede ad inviare a tutti i gonfalonieri dell’isola quanto scritto dal ministro dell’Interno Bettino Ricasoli.
Marcello Camici