Leggere, leggere un libro, per me è questa l’esplorazione dell’universo... (Marguerite Duras)
Un incontro per parlare di libri letti, ma non solo, quello avvenuto martedì 23 maggio, nell’Aula Magna dell’ITCG Cerboni, tra una classe dell’Istituto e una di Scuola Media, accompagnata dalla docente di Lettere Rita Rossi. E’ stata l’occasione per scambiare consigli, opinioni ma anche simpatia e ospitalità, infrangendo le barriere psicologiche che separano un ordine di scuola dall’altro. I romanzi scelti hanno dipinto un vasto orizzonte di gusti e di interessi: dai classici dell’avventura (Zanna Bianca L’isola del tesoro) al sempreverde e insostituibile Piccolo principe, fino a titoli più recenti e meno noti che affrontano le tematiche con cui dobbiamo confrontarci tutti i giorni – le migrazioni, lo sfruttamento minorile, il rapporto fra generazioni, la disabilità, il bullismo, la discriminazione di genere, la declassazione (Nel mare ci sono i coccodrilli, Amata per caso, Felicità, Io non ho paura, Iqbal, Io sono nessuno/Storia di un clochard alla riscossa ecc…)
Ma Il testo forse più significativo, data la coincidenza della giornata con il venticinquesimo anniversario della strage di Capaci, è stato 'Per questo mi chiamo Giovanni', presentato da una ragazza di scuola media, col quale l’autore Luigi Garlando ci insegna come parlare di mafia ai bambini e agli adolescenti e che, per il suo spessore educativo, è stato adottato da molte scuole.
“Un libro che insegna ad aver coraggio, a non lasciarsi prevaricare dai “mostri” attraverso la storia di un uomo, Giovanni Falcone, che ha combattuto quei mostri e fatto la differenza, che ha messo in gioco la sua vita per non farci più avere paura… e ha vinto.”
MGC