Nel 1967 Italo Bolano voleva già realizzare questo Museo con le opere che gli donavano artisti famosi e di tutto il mondo, che venivano a scoprire l'Elba e scoprivano l'Art Center di San Martino.
Oggi questo Museo sarebbe stato molto vasto e a costo zero per l'amministrazione con le sole donazioni di questi artisti.
Infatti esistono ancora le loro donazioni che, insieme ad una cospicua opera di Bolano, saranno donate al Comune di Portoferraio.
Per il momento il Museo nasce con la sezione ceramiche per questione di disponibilità di spazi.
“Finalmente” dice Bolano, “dopo la grande mostra che organizzai nel 1967 al Circolo di Carpani con artisti internazionali quali Emil Schumaker, Chevrier, Galpern ecc, battezzai l'arte moderna all'Elba.
Oggi si torna a parlare di arte moderna e contemporanea.
Ho vissuto una vita per l'arte e prodotto molte opere pubbliche e private.
All'Elba lascio una cultura offerta dall' International Art Center, da me creato nel 1964 a San Martino con il Museo dove sono collocati 30 monumenti compreso quello dedicato a Mario Luzi e la decorazione con l'arte dell'Isola con altri 25 monumenti negli 8 comuni che costituiscono così un Museo Diffuso all'Aria aperta, del quale codesta città fa parte con il Sestante e la Barca del Sole.
Questo Museo diffuso su un'isola ha un unico altro esempio nell'Isola di Lanzarote – Canarie – il cui Governatore lasciò carta bianca all'artista César Manrique che con le sue opere la trasformò in un'isola visitata da milioni di turisti di tutto il mondo.
L'international Art Center ha appena compiuto 50 anni; è un luogo dove artisti e pubblico possono incontrarsi, discutere e lavorare in un bellissimo parco di circa 10000 mq.con piante mediterranee.
Il Centro ha offerto oltre 350 serate culturali tra conferenze, teatro, incontri, mostre ecc. e ha ottenuto il patrocinio dal Comune di Portoferraio.
Per creare una Fondazione si sono adoperati tempo fa il Comune di Portoferraio e il dott. Luciano Barsotti, Presidente dell'allora fondazione Cassa di Risparmi di Livorno.
Per sopravvenute difficoltà delle fondazioni bancarie la Fondazione del Museo non fu fatta.
Nel frattempo l'Open Air Museum Italo Bolano, che fa parte dei Musei all'aria aperta della regione Toscana, è stato inserito nello strumento urbanistico del Comune di Portoferraio ottenendo parere favorevole al suo assestamento urbanistico mediante lo studio di fattibilità e ora attende uno sponsor.
Dopo questa premessa – una bella eredità per l'Isola – vorrei esprimere il mio desiderio a favore della nostra bella Città per un rinnovamento moderno.
La mia vita è stata spesa soprattutto per l'Elba nel costruire Arte.
Ora, arrivato agli ottant'anni, vorrei creare a Portoferraio un “Museo Italo Bolano” con un centro di arte moderna dove si può fare cultura, esposizioni, laboratori, incontri (soprattutto con le scuole) ecc.
Il Museo consiste in una cospicua donazione delle mie opere su tela, su carta e in una collezione storica di ceramica - piatti e pannelli- di circa una sessantina di pezzi.
Il suddetto Museo d'arte moderna potrebbe essere attivo da subito anche con la donazione di una collezione personale che posseggo dagli anni '60 di opere donatemi da artisti di fama quali Guttuso, Attardi, Schumaker ecc.
Annesso al Museo potrei trasferire tutti i miei volumi di arte moderna che costituiscono una grande biblioteca specializzata, certamente unica all'Elba.”
Nell'attesa quindi di reperire i locali idonei a questa importante collocazione l'amministrazione comunale ha individuato un primo ambiente, che ospiterà provvisoriamente una decina di opere.
Nei locali medicei del Falcone, dai panorami mozzafiato su Portoferraio e sulle isole, comincia a vivere un'arte che fu gloriosa con le grandi avanguardie storiche dal Cubismo all'Astrattismo di Kandiskij fino ad arrivare all'espressionismo astratto alla cui corrente appartiene anche l'arte di Bolano.
Questa pittura sollevò le sorti storiche dell' arte americana con gli artisti quali Pollok, Soulage, Rotsko, Gorki ecc.
A questi nomi in Italia si aggiunsero le grandi firme di Burri, Fontana, Vedova ecc.
Il Falcone, seppur sede provvisoria, rimarrà a testimoniare per i giovani e per i “vecchi” la grande scoperta dell'arte moderna che, con Einstein, Freud e Darwin doveva rivoluzionare il mondo con una libertà senza precedenti.
L'arte, che veniva commissionata dalla chiesa e dai potenti, finalmente fu creazione completamente fine a sé stessa e gli artisti poterono inventare e personalizzare la nuova pittura, scultura e architettura.
Ci auguriamo che il Comune, che ha permesso questa operazione, possa presto trovare i locali per la pittura, la grafica altre ceramiche e la collezione di artisti internazionali, opere che Bolano ha già pronte per essere donate.
Va anche detto che all'iniziativa sono pronti a collaborare già molti artisti amici di Bolano che entusiasticamente hanno aderito al progetto e hanno promesso loro opere per ingrandire il Museo.
E' doveroso ringraziare i galleristi e critici torinesi Franco Carena e Alessandro Capato, che hanno sistemato le opere di questa prima sala e hanno offerto il materiale necessario.
Tutta la cittadinanza è invitata.