“Una vita non basta”- Memorie da una metamorfosi, pubblicato da Robin edizioni, è il titolo del libro del giornalista e scrittore Luciano Minerva, che sarà al centro dell'incontro di domenica 16 Luglio alle ore 21,30 al Museo civico archeologico del Distretto minerario di Rio nell'Elba. A presentare l'autore sarà Marco Belli, direttore artistico di ElbaBook Festival.
Il libro prende le mosse dalla caduta in mare attraverso la quale Lorenzo, vent’anni ancora da compiere, attraversa il confine tra una vita e l’altra e si trasforma in polpo (il famoso “Polpo Paul” dei mondiali di calcio del 2010). Una nuova sensibilità animale integra la sua memoria umana: prigioniero in una vasca d’acquario, si sente libero grazie all’eco delle storie ascoltate da ragazzo e all’abilità di trasformarsi virtualmente in ogni altro. Il suo amore per la misteriosa Greta percorre due vite: dopo averla ritrovata scopre il dono della preveggenza e acquista popolarità universale come “polpo Paul”. Storie di minatori e di solidarietà, miti e racconti dell’isola d’Elba, leggende dello sport mondiale, suggestioni letterarie compongono un mosaico in cui realtà e immaginazione si fondono come le sue due esistenze. La storia è narrata attraverso la voce poliedrica del protagonista, le lettere di sua madre scritte e non spedite e gli articoli di un giornalista testimone delle imprese di Lorenzo e di Paul.
A proposito del libro che trae ispirazione ed è strettamente legato all'Isola d'Elba, alla sua storia, a personaggi illustri che l'hanno “vissuta” ma anche ad emozioni personali dell'autore, il giornalista Augusto Frasca su Il Tempo ha scritto:
“Un libro metafisico, di sport, di calcio, di sogni, di fantasie, di mare e di miniere. […] I sofferti cammini d’intere generazioni lungo le profondità sotterranee dell’isola, i cento bambini affidati ad operai del nord, storie di miniere, di carboni, di minerali, di sofferenze e di solidarietà. Il conte di Montecristo e Napoleone Bonaparte. I mostri marini di Victor Hugo, il Nautilus del capitano Nemo e di Jules Verne. Tutto in 240 pagine, raccontate a tre voci, il giornalista, la madre del ventenne, il polpo, magnificamente rette tra sogno e realtà da Luciano Minerva, oltre 40 anni tra giornalismo e saggistica, dalla carta stampata alla Rai, e al suo primo romanzo. Da leggere”.
Un altro interessante aspetto del libro di Minerva è stato descritto da Francesca Rigotti, docente e filosofa:
“Non vi sono esseri umani trasformati in polpi nelle Metamorfosi di Ovidio, il libro più fortunato, insieme all’ Odissea, che l’antichità classica ci abbia lasciato. Nell’unico passo nel quale viene citato un polpo, l’animale serve per comporre una similitudine: quella del figlio di Ermes e Afrodite cui la ninfa amata si avvinghia «come il polipo che cattura il nemico» (III, 365), prima che entrambi si trasformino nel corpo unico di Ermafrodito, insieme maschio e femmina. Ci ha pensato Luciano Minerva a colmare la lacuna, mettendosi nei panni del poeta classico e narrandoci la prodigiosa metamorfosi di un ragazzo, giovane speranza del calcio, in un polpo, un polpo famoso, il polpo Paul.”
L'iniziativa, che è aperta al pubblico, è promossa dal Museo archeologico e minerario e Comune di Rio nell'Elba in collaborazione con ElbaBook Festival fa parte degli eventi de Le Notti dell'Archeologia 2017 in Toscana.