Si è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 27 luglio, la rievocazione storica in occasione del bimillenario della morte del poeta Publio Ovidio Nasone, organizzata con la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Portoferraio, Fondazione Villa romana delle Grotte, Cosimo de'Medici s.r.l, Italia Nostra Arcipelago Toscano e con la sponsorizzazione di Arckigeo Officina Design.
L'apertura dell'evento è spettata al vicesindaco di Portoferraio Roberto Marini, che ha ringraziato i presenti e tutti gli enti che hanno collaborato per la riuscita della rievocazione. Ai ringraziamenti si è poi aggiunta Cecilia Pacini, presidente di Italia Nostra Arcipelago Toscano, volgendo lo sguardo ai manutentori del verde, incaricati della cura della Villa delle Grotte, dell'azienda Green Garden, che hanno prestato il loro tempo per fare da protagonisti all'interno della rappresentazione. Per la serata sono state poi messe a disposizione delle litografie originali relative alle Metamorfosi di Ovidio, riprese da due volumi di Marcello Tommasi, importante pittore e scultore italiano del 900, soprattutto attivo a Firenze.
La recita è stata scandita e accompagnata dalla voce dell'Archeologa Laura Pagliantini, che ha iniziato la storia sin dalla nascita del poeta romano, per poi passare alla gioventù fino ad arrivare al rifiuto di una brillante carriera pubblica per dedicarsi alla sua inclinazione naturale: la poesia e il culto delle lettere.
La rievocazione è poi entrata nel vivo delle vicende del poeta che, nella splendida cornice di una Portoferraio avviata al tramonto, è stato interpretato dal prof. Tanelli, socio di Italia Nostra Arcipelago Toscano. Sono stati poi ripresi i principali avvenimenti della vita dell'ormai affermato Ovidio, riportando alcuni tratti dell'Ars Amatoria, delle ben più famose Metamorfosi e arrivando infine alla consegna della notifica di espulsione da Roma, arrivata direttamente dall'imperatore Augusto per motivazione non del tutto note, con il conseguente esilio a Tomi, ai confini dell'impero, nell'attuale Romania. Avvenimento, quest'ultimo, accaduto proprio mentre il poeta si trovava all'Isola d'Elba.