Il 23 agosto 1859 il “devotissimo servitore” Bettino Ricasoli scrive al “Sig. Cav. Colonnello Comandante la Legione dei Carabinieri” inviando un dettagliato decreto per l’accasermamento dei carabinieri, decreto che porta la sua firma.
“DECRETO PER L’ACCASERMAMENTO DELLA LEGIONE
In ogni luogo di Stazione dei Carabinieri sarà destinato un locale apposito per servire loro di Caserma. La Caserma deve essere situata in un luogo sano ed il più adatto per la sorveglianza de paese e specialmente del paesaggio, esente da ogni comunicazione con gente estranea, libera, apparente e per quanto possibile provvista di due uscite.
Il locale della Caserma sarà somministrato a cura e a spese della Comunità nel di cui territorio prestano servizio i Carabinieri per i quali deve servire.
La somministrazione degli oggetti di Casermaggio e la fornitura dei Lotti fa carico all’Amministrazione Fiscale e rispettivamente all’Amministrazione Militare. Ma tanto all’una che all’altra provvede l’Autorità Municipale per interesse delle dette amministrazioni Fiscale e Militare e salvo il diritto di rivalsa su di essere per ogni spesa cui dovrà essere anticipata.A codesto oggetto si terrà aperto tra loro analogo conto corrente.
L’autorità Municipale provvede anche alla riparazioni che possono occorrere.
Ogni qualvolta viene stabilita una Stazione in un Comune o che trattasi di un cambiamento di Caserma il Comandante della Luogotenenza si reca sul luogo per riconoscere di concreto con l’Amministrazione Comunale il locale che fu proposto.
Deve la Caserma contenere in ragione della forza fissata per la stazione i seguenti locali:
Una camera da letto con cammino ed una stanza ad uso uffizio pel Comandante la Stazione;
Una camera per ogni due Carabinieri e se ammogliati due Camere per ciascuno; ed una di riserva pe’ Carabinieri di rinforzo o di passaggio nella Stazione;
Gli ammogliati avranno alloggio separato;
Una stanza per mangiare;
Una cucina adatta;
Una sala di custodia per i detenuti ed una sala di disciplina;
Un Pozzo o Fontana provvisto di quanto occorre per attingere l’acqua ed un luogo comune.
Per le Stazioni di Cavalleria dev’esservi inoltre una Scuderìa, capace pel numero dei cavalli proporzionato alla forza medesima, ed una o due piazze per quei Carabinieri che possono essere di passaggio o di rinforzo;
Un sito attiguo pel letame;
Un locale sufficiente a contenere la provvista dei foraggi per un mese;
Una stanza per porre gli effetti di bardatura e selleria e finalmente un abbeveratoio conveniente per i cavalli.
Le Caserme devono essere provviste dei seguenti oggetti:
Un letto da una persona per ogni individuo o due per gli ammogliati. I letti saranno quelli in uso alle truppe, oppure composti da un fusto di ferro, un saccone ripieno di paglia, una materassa e capezzale ripieni di lana e quattro lenzuola di lino.
In ogni Camera una Tavola ed una panca da sedere, una rastregliera per l’armamento e le necessarie tavole sopra i letti, sulle quali possono collocarsi gli effetti di vestiario ed i sacchi o valigie;
una lampada e una granata di saggina;
Tutte le Caserme avranno un armadio o cassettino destinato a riporre la biancheria da tavola e da letto.
L’alloggio del Comandante la Stazione avrà inoltre:
quattro sedie;
una tavola con cassettino a chiave ed un armadio a chiave per gli archivi e i registri;
per la stanza per l’ordinario una tavola grande e le panche o seggiole per sedere.
Per la Tavola:
tre tovaglie;
due salviette per ogni individuo;
quattro piatti grandi di terra bianca;
tre piatti piccoli per ogni individuo;
un bicchiere per ogni individuo;
i recipienti necessari di legno e di vetro per conservare il vino.
Per la Cucina:
una secchia per attingere l’acqua;
un paiolo;
una marmitta ed una cazzuola;
un ramino;
una padella per friggere;
un gattaccio;
una coltella per la carne;
un ramaiolo;
un forchettone;
un colabrodo di rame;
un mortaio di marmo con pestello di legno;
molle e paletta per il fuoco;
un catino per lavare i piatti;
un tagliere di legno ed una tavola;
un lume,una pala e due granate.
La scuderìa dovrà essere lastricata e pssibilmente a volta e doltre alle greppie, rastrelli, colonne, battifianchi e conche necessarie.
Sarà provvista di una lanterna a vetri, una pala, un forcone, due scope, una carretta per il concio, una cassa per la biada per ogni cavallo ed vaglio.
Nella sellerìa dovranno esservi le rastrelliere e cavalletti per le selle e briglie….
Bettino Ricasoli“
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1869.Doc 15-100.Anno 1859.Circolari da 1 a 42. Circolare n 42.Archivio storico comune di Portoferraio)
Marcello Camici