Il 29 settembre 1859 il governo della Toscana emette un proclama nel quale viene presa una decisione importante per il futuro della Toscana. Non potendo avere soddisfatta la volontà di annessione al regno sabaudo sardo-piemontese,il governo della Toscana ne accellera i tempi e proclama che d’ora in poi eserciterà il suo potere in nome di Sua Maestà Vittorio Emanuele di Savoia, re eletto.
E’ un importante proclama perché di fatto con esso termina l’autonomia dello stato granducale toscano.
Questo il testo del proclama
“TOSCANI!
L’Assemblea de’ vostri Rappresentanti legittimi deliberava essere fermo volere della Toscana far parte d’un forte Regno costituzionale sotto lo scettro di RE VITTORIO EMANULE di Casa Savoia.
Le assemblee di Modena, di Parma e delle Romagne,emanarono unanimemente conformi deliberazioni.
Questi voti solenni sono stati esauditi.La Maestà del re Eletto accolse il libero atto di sudditanza del popolo toscano, modenese, parmense e romagnolo; e dichiarò che primo atto della sua sovranità sarebbe il far valere i diritti che quei popoli gli avevano dato.
E il diritto di provvedere a loro stessi,provvedendo alla indipendenza della nazione.
La guerra intrapresa da Napoleone e da Vittorio Emanuele era una solenne ricognizione di quel diritto, perché fu fatta per liberare l’Italia dal predominio austriaco e per costituire la nazionalità italiana.
Tutti gl’italiani vennero chiamati a profittare della grande occasione.E i popoli dell’Italia centrale accorsero
alle armi. I toscani ebbero il doppio onore di militare sotto la gloriosa bandiera italiana, e sotto le aquile
invincibili dell’Impero Francese.
Questo concorso ad una guerra non di conquista, ma di emancipazione nazionale,autorizzò la formazione del nuovo Regno d’Italia; al quale gli altri Stati europei possono dare recognizione, non legittimità. Questa viene dal consenso spontaneo e solenne de’ popoli elettori e del Re Eletto.Per essi il patto è compiuto ed irrevocabile. Per essi il regno forte è cosa fatta,il Re Eletto è il loro Re.
Ma finchè il Re Eletto non prenda a reggere personalmente i toscani, se il Govrno presente deve reggerli per la Maestà Sua, deve anche gloriarsi e fortificarsi nel suo Nome Augusto.Così l’assetto nuovo della nazione italiana procederà con sicurezza, e gli ostacoli tutti uno dopo l’altro cadranno, e l’Europa dovrà la sua quiete e il suo vero equilibrio alla concordia e alla fermezza degl’italiani.
Toscani, il vostro Governo proclama che d’ora in poi eserciterà il suo potere in nome di S. M. VITTORIO EMANUELE di Savoia, RE ELETTO.(1)
Dato in Firenze, il dì ventinove settembre milleottocentocinquantanove
B. Ricasoli, C. Ridolfi, E. Poggi, R. Busacca, V. Salvagnoli, P. de Cavero
Celestino Bianchi segretario”
Marcello Camici
1) Il regno sabaudo è monarchia costituzionale basata sullo statuto albertino concesso da re Carlo Alberto nel 1848. Al vertice dello stato c’è il re, il quale riassume in sé il potere legislativo, esecutivo e giudiziario non esercitato in maniera assoluta perché limitato dalla presenza del parlamento che riconosce alla persona del il potere sovrano: in questo senso il re è chiamato eletto.