Maestro Bolano, dall'archivio del giornale abbiamo ritrovato una dichiarazione dell'Autorità Portuale di Piombino che aveva intenzione di sponsorizzare due opere da collocare nelle nuove rotonde al porto. Che fine hanno fatto?
Prima voglio fare una premessa. Mi si perdoni se dico di aver studiato l'arte a 360°. La mia esistenziale passione mi portò a studiare il rapporto arte-città a Gerusalemme, Parigi, Barcellona, vero museo all'aperto, New York e Martigny dove è d'obbligo che ogni rotonda abbia un'opera d'arte in modo che il viandante si muova attraverso il bello.
Poi ho insegnato 40 anni storia dell'arte. Non che lo studio faccia del tutto una persona ma può aiutarla tanto.
Ma ci parli delle rotonde...
Sulla più piccola, quella vicino al bar del porto sta per essere collocato il mio Napoleone in acciaio e vetro dallas.
Sulla seconda, quella grande in fondo a viale Elba, doveva essere collocata la “porta dell'Elba”, in considerazione che da quello svincolo si dipartono le strade che conducono in tutta l'Isola.
Era un sogno che mi ha accompagnato per molti anni. Il mio progetto prevedeva la forma dell'Isola d'Elba in scatolato d'acciaio contenente 8 (ora 7) tondi in vetro dallas a grosso spessore a rappresentare i 7 comuni dell'Isola, vere e proprie “luci” dell'Isola d'Elba.
Mi furono richiesti progetti e preventivi che consegnai puntualmente.
In un primo tempo fu promesso dall' Autority portuale di sponsorizzare l'opera, assieme al Napoleone. Tutta la stampa inneggiò a questo sviluppo che avrebbe dato una nota di brio e di ospitalità ai turisti che sbarcavano sull'Isola.
Finì che la sponsorizzazione dell' Autority fu più modesta e, integrata dal Comune, fu sufficiente solo per il Napoleone. Ci tengo a precisare che le mie opere che cedo ai Comuni dell'Elba sono a prezzo di costo dei materiali senza alcun compenso per la creazione artistica.
Per la rotonda più grossa (occupata oggi dai simboli rotariani, per intenderci) fu proposto di rivolgersi alla Gestione Associata trattandosi di un'opera che sarebbe stata a vantaggio del turismo, e ricordiamo che oggi l'Isola è agli occhi del mondo.
Non se n'è fatto nulla. Ora addio arte, addio al bello tanto studiato in rapporto all'ambiente...
(nelle foto oltre il progetto per la rotatoria ora "rotayiana" anche due opere monumentali del Maestro isolano che hanno trovato collocazione e valorizzazione fuori dall'Elba)