L’affluenza di turisti a Elba Book continua a crescere parallelamente alla riflessione che il festival dell’editoria indipendente ha impostato su alcuni temi sociali, scomodi ma altrettanto urgenti. Nel Comune di Rio si esce sulla porta, ci si affaccia alle finestre e si scende in piazza per confrontarsi: si tratta di un turismo responsabile e silenzioso, che mescola i visitatori agli abitanti del borgo. Mercoledì sera la manifestazione si è focalizzata sulla Galassia Nera, l’analisi dei movimenti xenofobi in Europa, della macchia oscura che si allarga sul vecchio continente, condotta da Giovanni Baldini dell’Anpi regionale. Alla tavola rotonda sono intervenute anche Monica Barni, vicepresidente della Regione, e Takoua Ben Mohamed, nota illustratrice che nella striscia a fumetti Sotto il velo rappresenta con ironia la quotidianità di ragazza che ha liberamente scelto di indossare il velo in Italia. A moderare è stato Francesco Toniarini Dorazi, giornalista e agente letterario. Perché, quindi, si moltiplicano le formazioni politiche che incitano all’odio e alla violenza in nome di un’ideologia nazionalista?
«Finora la Toscana è stata salvaguardata – afferma Monica Barni – ma purtroppo non è stato lo stesso a livello locale. E’ un allarme serio che spaventa tutti coloro che hanno salvaguardato nei singoli territori il tema della memoria, instaurando dei legami con le scuole. La preoccupazione riguardo le nostre aree periferiche aumenta: è sempre più sottovalutata l’importanza dell’educazione, dell’integrazione e della cultura quali approcci consapevoli al prossimo. Specialmente l’integrazione, che viene trattata come una sorta di emergenza, mentre dovrebbe essere un dato strutturale, studiato sin dagli anni ’80. La situazione è cambiata ed è sempre più necessario sostenere gli insegnanti». Il razzismo va combattuto sin dalle piccole sfumature quotidiane, non solo nei gesti eclatanti.
«Sul web sono state sdoganate forme di linguaggio più subdole – incalza la vicepresidente – spacciate per urgenze sociali, alla maniera dell’hashtag #primagliitaliani. Non sono espressamente apologie del Fascismo, ma è terribile la svalutazione dell’istruzione e della cultura che veicolano. La pratica politica odierna ha dimenticato le modalità di interazione che la caratterizzavano». Dal salotto buono dell’isola la serata si è spostata sul palco nel cuore del paese, dove Paola Farinetti, la moglie di Gianmaria Testa, ha ricordato insieme al giornalista Luciano Minerva e a Giuseppe Cederna i motivi che hanno spinto il marito a scrivere Da questa parte del mare (Einaudi), che l’attore interpreterà questa sera, alle 22.30.
«Nel ’94, mentre eravamo in vacanza in Puglia – spiega la Farinetti – Gianmaria vide avvicinarsi un peschereccio che abbandonava un gommone con a bordo “qualcosa”. Erano due africani, due esseri umani disidratati dopo un lungo viaggio. Il peschereccio li aveva raccolti per poi lasciarli alla deriva per paura. Uno dei due naufraghi morì in spiaggia, l’altro raccontò la loro vicenda piangendo. In quel preciso istante Gianmaria si accorse della differenza tra lui e chi moriva, al contempo, in mare. Capì allora quanto fosse fondamentale trasmettere l’esperienza, ma ci volle molto tempo per trovare le parole giuste».
Venerdì 20 luglio, sarà “Ricominciare dalla fine – rigenerazioni dell’uomo e del territorio” a presentare la possibilità di costruire nuovi inizi. Interverranno Paolo Maddonni, educatore nel carcere di Velletri, Rosario Esposito La Rossa della libreria La Scugnizzeria di Scampia, Aldo Claris Appiani e Stefania Carnevale dell’Università degli Studi di Ferrara. Modera il giornalista Luca Lunedì. Alle 21.30, seguirà il reading teatrale del Collettivo Cardiopoetica, “Mica come Prévert”, a cura dell’associazione L’Elba del Vicino. Il gran finale sarà ancora in piazza Matteotti, alle 22.30, con il dibattito “Gioco a somma zero. Il giornalismo d’inchiesta e i suoi effetti nella società”. Sigfrido Ranucci e Stefano Lamorgese, autori di Report, dialogano con Giovanni Tizian dell’Espresso.