Il colloquio costruttivo tra Fotografia e Pittura è un terreno poco indagato, pur annoverando eccellenti esempi sia tra i macchiaioli che tra gli impressionisti, movimenti che si trovarono tra le mani un nuovo strumento (nato ufficialmente nel 1839) con il quale era possibile rappresentare e indagare la realtà. Ma non fu solo questione di coesistenza temporale, fu la ricerca della luce a tentare chi, fino ad allora, aveva solo la pittura come mezzo artistico per fermarne la fuggevolezza.
E la luce è anche la cifra della bella mostra della pittrice Cristina Sammarco e del fotografo Roberto Ridi che si chiude stasera a Portoferraio con- fino ad ora – più di seimila visitatori.
Un colloquio tra due arti e due artisti che, in una sfida rituale, hanno incrociato le rispettive tecniche di rappresentazione (naturalistica da sembrare astratta e viceversa, Fotografia che pare Pittura e il suo contrario) di un'isola fatta di terra, di mare e di luce, appunto, cercata e catturata soprattutto dall'alto.
Gli effetti (luci, colori, movimento) sono sorprendenti e lasciano presagire la continuità di una collaborazione della quale non potremmo che essere loro grati.
CR