Proseguono le iniziative di Marciana Borgo d’Arte, festival di arti contemporanee, patrocinato e supportato dal Comune di Marciana, dalla Regione Toscana e dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Lo staff ricorda che tutte le iniziative sono libere e gratuite.
Domenica 12 agosto, in Piazza delle Magnolie (spazi espositivi 1 e 2), alle ore 21.30, avrà luogo l’ inaugurazione delle mostre fotografiche “Acqua in tutte le sue forme come patrimonio da tutelare” e “Naturalmente acqua- Usi e costumi”.
Le mostre includeranno le foto migliori delle trascorse edizioni del World Water Day Photo Contest, concorso ideato dal Lions Club Seregno AID in occasione del World Water Day, giornata mondiale dell’acqua istituita dalle Nazioni Unite ogni 22 marzo.
Oggigiorno risulta, infatti, fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale rispetto alle tematiche inerenti all’accesso alle risorse idriche e il Lions Club Seregno AID cerca di farlo, in cooperazione con l’UN Water, destinando pertanto i proventi del suddetto concorso fotografico alle popolazioni più bisognose.
Ad intervenire durante l’inaugurazione saranno Roberto Isella, in qualità di coordinatore del contest fotografico, e Roberto Ridi, in qualità di membro della giuria delle passate edizioni.
Le mostre saranno fruibili fino al 31 agosto.
Nella stessa giornata, sempre alle ore 21.30, all’interno dello spazio espositivo 4, verrà inaugurata la mostra pittorica dal titolo “Percorso” di Bianca Lupi, artista romana emergente. Bianca, che studia mosaico a Ravenna, attraverso le sue opere indaga la potenzialità espressiva della raffigurazione del volto umano, proponendo accostamenti di colore dai toni iridescenti e screziati con l’obiettivo di risvegliare nell’osservatore emozioni e sensazioni contrastanti e poliedriche.
La mostra resterà aperta fino al 19 agosto.
“Ricordo di una settimana giornaliera.
8.30 sveglia, non ci si alza prima della solita mezz’ora di battaglia.
Pedalata veloce fino al luogo di lavoro, colate di gesso in stampi d’argilla e poca voglia di partecipare a riti teatrali che prevedono inutili camminate in cerchio per ritrovare il proprio bambino interiore.
Beatrice mi chiede di non partecipare alla lezione del pomeriggio, accetto di buon grado.
Cappotti macchiati di vino, esco, lavanderia, svuotando le tasche, davanti alla lavoratrice incredula ritrovo quel guscio di lumaca. La donna mi dice che avrei dovuto pagare in anticipo. Quel guscio di lumaca mi aveva fatto versare molte lacrime. Lo guardo, decido di dirigermi verso i pavoni bianchi. Osservo i miei piedi camminare, intenta a non pestare possibili escrementi sul terreno. Trovo un involucro arancione. Noto con stupore che si tratta di una grande somma. Tentenno. La raccolgo, la infilo in tasca e con emozioni contrastanti mi dirigo verso la biblioteca. Decido di pagare da bere a Sofonisba e Antea. Il barista sorride, paga dio affermiamo divertite. La cena per lo più qualche birra, sigarette che annebbiano quello spazio angusto. Amaro. Mallarmè, giovani principesse indiane che rubano pelli di vecchie per nascondere la loro bellezza.
Tessere, malessere.
Decidiamo di non partecipare alla lezione del pomeriggio. Il sole al mare viene camuffato da un venticello freddo, non ci scoraggiamo io e Beatrice mettiamo comunque i piedi in acqua. Chiamata da un lontano paese asiatico, buona notte a voi, qui il sole non è ancora calato.
Aperitivo, cena, persone conosciute appena che cucinano cous cous. Un tiro con l’arco e una sigaretta, ventose difettose e birra italiana Coop. Tutti si ritirano, rimango con Enea e Beatrice. Stanchi del buco musicale passeggiamo nel borgo. Saracinesche alzate, la barista ci da il buon giorno, indica i pezzi di biadesivo sulle nostre facce.”
Bianca Lupi