Dopo il grande successo della mostra “… SE TORNASSE OGGI”, progetto multimediale legato all’Elba e ad alcuni dei suoi figli illustri, esposizione fotografica, supporto audiovisivo ed installazione evocativa dei personaggi che si è tenuta ne giorni scorsi alla Telemaco Signorini di Portoferraio, abbiamo deciso, per chi non è potuto venire, o per chi vuol rivedere, e riascoltare con più calma, le storie dei nostri 11 personaggi illustri che in passato hanno vissuto nella nostra isola e che OGGI potessero per un giorno tornare, che cosa direbbero dell’attuale modernità? Quali le loro considerazioni sul tempo attuale?
Continuiamo con Cosimo De Medici, raccontato da Alessandro Pastorelli
Figlio del condottiero Giovanni delle Bande Nere e di Maria Salviati Cosimo salì al potere nel 1537 a soli 17 anni, armato dello spirito battagliero ereditato dalla nonna Caterina Sforza, che gli permise di restaurare il potere dei Medici in modo così saldo che da quel momento governarono Firenze e gran parte della Toscana fino alla fine della dinastia, che si estinse per mancanza di eredi. Ovunque nei suoi possedimenti eresse fortificazioni imponenti, ma fu all’Elba che innamorato della conformazione naturalmente difensiva decise di creare una città – a metà del 1500 – che lo rappresentasse e portasse il suo nome: Cosmopoli, l’attuale Portoferraio, unica nel suo genere. Fortezza inespugnabile, porto importantissimo per i commerci nel mediterraneo e anche strategico in situazioni di guerra. Per capire Cosimo de Medici basta recarsi a Palazzo Vecchio a Firenze: nel Salone dei Cinquecento, con il classico soffitto a cassettoni, fece dipingere dal Vasari il suo ritratto al centro e in ogni pannello immagini dei suoi possedimenti. Al contempo il pavimento riflette la stessa scacchiera così che guardando in alto sapesse su quale delle sue conquiste stava camminando.
L’architetto Alessandro Pastorelli ipotizza che “se tornasse oggi” Cosimo probabilmente guardando la sua città resterebbe ferito dal non ritrovarvi l’amore e l’orgoglio con cui l’aveva costruita.