“Bello, commovente”! Incontro Luisella, un’amica della Cooperativa Alta Marea, entusiasta dello spettacolo che venerdì scorso 19 ottobre è stato presentato in carcere a Porto Azzurro dal Laboratorio lì attivo da oltre un quarto di secolo. Sì, davvero bello, commovente intenso e vario.
Non un'unica proposta, ma, per dirla in sintesi, più quadri, più tematiche, che tuttavia possono riassumersi in un'unica voce, che parla di condivisione, di armonia, di anelito di pace.
La prima parte dello spettacolo è una riproposta di un recital di testimonianze relative alla seconda guerra mondiale, lettere di condannati a morte e poesie di autori del ‘900, come “Veglia” di Ungaretti e “Alle fronde dei salici”” di Quasimodo.
Buona la lettura, interessante la messinscena, efficace e coinvolgente l'accompagnamento musicale. Si conclude con suoni di morte la prima parte, ed ecco una esplosione di gioventù e di vita: sul palco danzano e con esperta gestualità esprimono la loro forza le ragazze ed i ragazzi del Gruppo teatrale del Liceo Foresi, “Le perle dell’Arcipelago”.
Coreografie eleganti, con pause di eloquente silenzio curate dalla prof.ssa Ilaria Chirici, stupefacente per passione e fantasia.
Il terzo quadro è una rilettura del racconto “La terra (o il paese) dei ciechi”, di Wells, autore britannico a cavallo fra l’800 e il ‘900.
Tra gli abitanti del paese, tutti non vedenti, giunge per caso Nuñes, interpretato con sensibilità e bravura dal giovane detenuto Valentin, e la storia si snoda attraverso dialoghi intensi e profonde riflessioni.
Agli spettatori tutti, in particolare ai numerosi studenti, attenti e rispettosi, un grazie sentito perché non c'è teatro senza pubblico, e l'atteggiamento del pubblico è una componente essenziale del risultato e del successo di uno spettacolo.
Questa compagnia teatrale, diretta dalla instancabile e coraggiosa regista Manola Scali, coadiuvata da Bruno Pistocchi, da Daniele e dalla sua musica, dalla splendida attrice livornese Loretta Ronsichi, è nata, si è sviluppata e tuttora opera nella casa di reclusione di Porto Azzurro e coinvolge, oltre ad una ventina di detenuti di diversa provenienza, lingua e cultura, anche persone che vengono dall'esterno, gli amici della Cooperativa Alta Marea, gli studenti piombinesi dell'Istituto “Carducci, Volta, Pacinotti”, bravi e molto applauditi, e i ragazzi del Liceo “Foresi” di Portoferraio, brillanti Perle dell’Arcipelago.
Il progetto di teatro in carcere a Porto Azzurro, che rientra nella programmazione dell'Associazione Volontariato Dialogo, è reso possibile grazie alla Direzione dell’Istituto longonese, si avvale della collaborazione con l’Area Educativa e con la Polizia penitenziaria ed è inserito nel più vasto progetto della Regione sia la Toscana, ha ricevuto vari riconoscimenti e si avvia senza stanchezza verso nuovi traguardi.
Durante la mattinata, alle classi presenti sono state distribuite copie del libro “Non fare come me”, raccolta di scritti di liceali della sezione carceraria di Porto Azzurro. Presenti i docenti curatori Mariateresa Lisco e Nunzio Marotti che hanno ringraziato quanti hanno contribuito alla diffusione del libro, come, in questo caso, la Tce Telecomunicazioni Elba.
Licia Baldi
da Toscana Oggi