Ormai vicini al bicentenario dalla nascita di Don Gaetano Chierici, ripercorriamo la storia che ha stranamente intrecciato la sua figura con quella del nostro illustre concittadino ottocentesco Raffaello Foresi e con l’ottocentesco Direttore della Colonia Penale di Pianosa.
Don Gaetano Chierici, personalità particolare – fu sacerdote, insegnante, patriota, scienziato, ma soprattutto fondatore della paletnologia italiana, e amico di Leopoldo Ponticelli, Direttore della Colonia Penale, e figura altrettanto illuminata, tanto da essere definito dallo stesso Chierici “quasi l’imperatore dell’isola”.
Don Gaetano Chierici si recò più volte a Pianosa affascinato da importanti ritrovamenti e dai tanti reperti che lo indussero a pensare di essere in una nuova Pompei.
I reperti furono organizzati nella collezione al Museo di Reggio Emilia.
All’esposizione di Bologna del 1871, poté ammirare i ritrovamenti portati da Reffaello Foresi, che lo aveva preceduto negli scavi a Pianosa e gli forniva notizia dei ritrovamenti a volte anche casuali, all’Isola d’Elba.
Foresi fu archeologo appassionato, umanista e iniziatore degli studi di paletnologia all’Elba.
Tutte fortunate coincidenze che si realizzarono in quello scorcio di fine secolo, i tesori dell’arcipelago ci faranno conoscere le storie dei luoghi e degli uomini e l’insospettata ricchezza della più antica storia dell’Arcipelago Toscano.