Dal Grigolo alla Villa dei Mulini passando dal lato del mare. Una fantastica esperienza che un'ottantina di persone, tra cui numerose guide turistiche e ambientali, hanno potuto fare sabato scorso, grazie in particolare a Luigi Benassi, Paolo Cortini, Arturo Mancusi e Marcello Mellini, quattro volontari che per mesi hanno lavorato con tenacia e buona volontà e alla fine sono riusciti a liberare un antico camminamento da una giungla di rovi e piante infestanti di varie specie.
Il percorso tra la natura prepotente e selvaggia e le antiche, massicce Mura Medicee è di una bellezza mozzafiato, ad ogni passo una nuova suggestione. A renderlo ancora più interessante, la narrazione del geologo Marcello Mellini, che tra particolari storici, curiosità architettoniche e segnalazioni di antiche lave a cuscino e banchi di serpentinite, ci ha fatto scoprire una parte di Portoferraio che fino ad oggi avevamo potuto vedere solo dal traghetto. Un percorso storico-naturalistico che arricchisce notevolmente l'offerta di luoghi d'interesse della città.
Italia Nostra si è lasciata coinvolgere volentieri in questa iniziativa che si lega perfettamente all'opera di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio che l'associazione, da anni, porta avanti sull'isola. In particolare, l'evento, inserito tra le manifestazioni dedicate al V Centenario di Cosimo I, rappresenta un importante tassello nel progetto cardine dell'associazione, quello del Cammino della Rada, che unisce in sé valori storici, archeologici, paesaggistici, naturalistici e, aggiungerei, pratici.
È facile immaginare che tutti i presenti quel giorno abbiano provato una grande gratitudine nei confronti dei volontari.
Quel centinaio scarso di persone potrebbero però essere gli unici fortunati ad aver avuto l'opportunità di percorrere quei luoghi, perché il lavoro dei volontari, per quanto spinto da enorme passione, può arrivare fino a un certo punto.
Dopo quel punto dovrebbe esserci chi sabato non c'era.
È stata un'inaugurazione senza taglio di nastri.
Se ci fossero stati avrebbero visto ciò che i volontari hanno trovato: molti rifiuti ingombranti e calcinacci di anni e anni di ristrutturazioni e lavori sui sovrastanti appartamenti di Forte Stella.
Se ci fossero stati e fossero stati anche svegli, avrebbero trovato le vie più brevi per coinvolgere il condominio nella pulizia dell'area, cosa che consentirebbe di tenere aperto un percorso di trekking urbano unico al mondo.
Inoltre, se ci fossero stati e fossero stati svegli e anche lungimiranti, sarebbe potuto venire loro in mente che di sentieri e collegamenti di pari bellezza, a Portoferraio ce ne sono altri e che sarebbe un'idea geniale aprirli tutti.
Tatiana Paolini
Foto di Patrizia Bonelli, Emilia Riccio e Dorothée Paulet