Il piccolo paese lucano di Salvia (cosi si chiamava) dopo l'ingenuo "attentato" napoletano a Re Umberto (una scalfittura ad una gamba inferta con un coltellino che nessuno avrebbe potuto uccidere) del loro concittadino, l'anarchico Giovanni Passannante, subì (oltre le criminali persecuzioni degli innocenti congiunti del mancato regicida) l'umiliazione di dover mutare in "Savoia" il nome del loro borgo.
Un indebito omaggio "riparatore" alla nefasta dinastia savoiarda, che "benignamente", dopo aver condannato a morte Passannante, tramutò la pena in una sadica e persecutoria detenzione perenne, che si tradusse "solo" in una agonia decennale per l'anarchico, perennemente incatenato in una cella fetida (nella Torre del Martello, da allora ed ancora per i ferajesi: "Tore di Passanante"), un luogo infame ove il priogioniero perse il lume della ragione, e che lasciò solo per essere condotto nel manicomio criminale in cui si spense.
La Pro Loco di Savoia di Lucania ha organizzato per il 27 e il 28 aprile una gita all’Isola d’Elba. Il gruppo è arrivato a Portoferraio la mattina di sabato e dopo aver visitato le fortezze e la parte alta del paese, ha raggiunto l’area archeologica della Linguella per vedere da vicino la torre medicea, in ricordo di Giovanni Passannante.
Ad accoglierli c’era Rita Poggioli, autrice del libro “Passannante, il prigioniero della torre”, che ha dato il benvenuto al gruppo e lo ha accompagnato durante la visita, parlando dell’anarchico lucano e del suo libro.
Gli amici della Lucania hanno avuto una buona accoglienza e hanno vissuto momenti di grande emozione varcando le porte della torre del Martello, vedendo da vicino la cella del prigioniero e ascoltando la lettura da parte della Poggioli, della lettera di Passannante alla madre, contenuta nel suo libro.
Il gruppo ha donato a Rita Poggioli una stampa incorniciata che riproduce in primo piano il ritratto di Passannante, mentre la nostra concittadina ha contraccambiato regalando all’Associazione la stampa di un articolo originale del Corriere dell’Elba, datato 5 aprile 1879, nel quale si descrive l’arrivo del prigioniero a Portoferraio e alcune riproduzioni di foto antiche dell’area penale della Linguella.
La visita, a detta degli ospiti, è stata per tutti molto emozionante.
L’Associazione Pro Loco di Savoia di Lucania, attraverso i propri rappresentanti ha dichiarato: “Siamo venuti a Portoferraio per riannodare i fili con la nostra storia ed incontrare Rita Poggioli, che con il suo prezioso lavoro, contribuisce a mantenere viva la memoria di Giovanni Passannante.
Dopo la visita l’autrice ha salutato il gruppo che l’ha ringraziata con un lungo applauso per essere intervenuta e per aver partecipato all’incontro.
PC - SR