..e li pellegrini di passaggio nella città di Cosimo, provino l' ebbrezza di un salto indietro nel tempo, di tornare a 500 anni fa, visitando la bella mostra d' arte fotografica e teatrale apparecchiata nel chiostro della caserma De Laugier (già sede della Pinacoteca)...
Le manifestazioni per i 500 anni di Cosimo fondatore della città sono entrate nel vivo nella giornata di sabato 18 maggio con l'inaugurazione della splendida mostra 'Civitas Cosimi' e, in serata, con il primo dei cinque concerti rinascimentali, tenuto nella Chiesa della Misericordia.
Le atmosfere di 5 secoli fa emergono prepotenti dalla sapiente e filologica ricostruzione fotografica e scenografica, in grandi tele (4x3 mt), della quotidianità della vita nella costruenda città fortificata (periodo 1548-1574) e nelle emozioni ritratte (parola non casuale) nei volti e posture dei cerchi (carta fotografica e supporto - 1,40 mt) posti sotto il secondo ordine di archi.
L' ospedale (pietas verso i morenti), le due confraternite nelle chiese, la costruzione delle Fortezze con il Camerini, l'acqua (costruzione della cisterna degli Altesi), il cibo (Cosimo assegnò i primi 'orti sociali' della Storia) e la strada riivono in questi grandi tableaux vivants, proficuo risultato finale della collaborazione tra Gloria Peria (progetto storico e archivistico), Leonello Balestrini (Direzione artistica e scenografie) e Roberto Ridi (progetto fotografico).
Ma è riduttivo, nell' occasione, parlare di fotografia: come ci ha già abituati in precedenti lavori, Ridi riesce infatti a dipingere con la luce, come in questo caso in cui l' 'effetto Caravaggio' oltre che alla scelta dei volti (oltre 40 gli amici e le amiche dell' isola immortalati nelle immagini) è dovuto all'impostazione tecnica di un solo punto luce sulla scena, scelta che dà la profondità pittorica dei chiaroscuri, però movimenta da piccole luci d' ambiente come candele o piccoli fuochi.
Un lavoro iniziato alla fine dello scorso anno per individuare i luoghi delle scene (quasi tutti della Portoferraio medicea), per reperire i materiali e realizzare i costumi (grazie anche all' Ass. Historiae, che con i suoi figuranti in abiti d'epoca ha animato l'inaugurazione) e le giornate di allestimento e posa, praticamente una per ogni opera realizzata.
Tra i commenti ammirati dei tanti partecipanti alla 'vernice' ne abbiamo colto uno ricorrente, e cioè che sarebbe davvero un peccato, a fine settembre, termine stabilito della mostra, rimuovere quelle opere, poichè l' ambientazione nel chiostro è davvero suggestiva; circola insomma una domanda spontanea di stabilizzare (e proteggere adeguatamente) queste opere di fotografia pittorica e antropologica della vita quotidiana degli antenati da ogni parte giunti grazie alle esenzioni e privilegi offerti a tal fine da Cosimo. Una questione all' attenzione della nuova Amministrazione Comunale. Ingresso libero, con apertura tutti i giorni (h 10-12 e 16-18).
cr