Si inaugura con una serie di artisti italiani ed elbani la nuova struttura alberghiera marinese Arthotel Gabbiano Azzurro Due che da domenica apre i battenti con una selezione di artisti importanti oltre alla retrospettiva di Giancarlo Castelvecchi.
La prima, curata dal maestro Lorenzo d’Andrea anch’egli in mostra, comprende artisti del calibro di Marco Lodola che con le sue sculture luminose è ormai noto in tutto il mondo, di Giuseppe Restano con una delle sue opere dedicate alla scuola, di Pino Deodato con una delle sue espressive tele e di Piero Mosti, artista versiliese di chiara fama.
Mosti è sicuramente uno degli artisti più ermetici e più intimi dell'arte italiana, è un pittore che da sempre ha identificato la propria vita con i dipinti in una ricerca continua.
Il mondo di Deodato è fatto di piccoli oggetti e di gesti gentili che compongono una quotidianità in cui tutti possiamo riconoscerci, come se lui fosse in possesso della chiave per accedere a questa fonte comune di ricordi. Il suo modo di procedere va dal particolare all’universale: partendo dalla propria biografia e da vicende semplici, l’artista ci racconta non solo la storia di “un” uomo, ma dell’Uomo.
La ricerca pittorica di Giuseppe Restano è peculiare e raggiunge risultati ottici e concettuali inediti. Restano, fiorentino e poco più che quarantenne, dipinge ad olio, ma le sue superfici non presentano spessori o tracce di tocchi, i colori non si fondono a creare tessiture naturalistiche o consistenze materiche.
Infine Marco Lodola, autore del premio per Philippe Daverio lo scorso anno quando lo storico dell’arte fu il vincitore del premio letterario La Tore Isola d’Elba, affianca l'arte visiva ad altre discipline: letteratura, musica, cinema, design. Si avvicina presto all'uso di materiali plastici che sagoma e colora con una tecnica personale attraverso l'uso di tinte acriliche. Più tardi la sua ricerca lo porta a cercare di inserire fisicamente la luce nei suoi lavori: nascono le sculture luminose, che caratterizzeranno tutta la produzione artistica.
Il curatore D’Andrea, autore del premio per Walter Veltroni tre anni fa sempre per il Premio La Tore, è senza dubbio uno dei maestri dell’Arte italiana contemporanea: suoi i ritratti dei Principi di Monaco o di Giovanni Paolo II per fare solo due esempi. Espone due tele gemelle dal titolo ‘Lettere d’Amore’.
La mostra degli artisti elbani, a breve integrata con il maestro Bolano, prevede invece due opere di Francesca Groppelli che la cura, poi una grande opera di Walter Puppo e due tele di Cristina Sammarco.
Sarà poi ultimato a breve il quadro di Simon Pasini, tramite una vera performance dell’artista, che durante la realizzazione del suo maestoso ‘trompe l’oeil’ potrà essere visto all’opera dai clienti e dai turisti a fine giugno. Il dipinto, di oltre dieci metri, sarà una veduta di Marciana Marina con la Torre Medicea e con, ai bordi delle finte vetrate già posizionate nella breakfast room, alcune frasi tratte dal romanzo di Raffaello Brignetti ‘Il gabbiano azzurro’, in modo da suggellare quella naturale unione tra arte e letteratura di cui l’Arthotel Gabbiano Azzurro Due si fa interprete e promotore.
Esposto in hotel infine in collaborazione con la libreria Rigola anche il Trittico Premio della edizione 2019 del Premio letterario La Tore realizzato a suo tempo da Mario Luzi con una Poesia Autografata, Pietro Cascella con una sua opera e D’Andrea, molto amico di entrambi, dal titolo ‘alba, ti aspettiamo’.
Tutte le mostre e le opere sono visitabili gratuitamente tutti i giorni, festivi compresi, dalle 16 alle 19 e dalle 21 alle 23.
Per info 0565979157 www.arthotelgabbianoazzurrodue.it