Divisa tra le nature morte (“un ottimo mezzo per raccontare storie, situazioni o stati d’animo”) e una ritrattistica dei corpi / persone in chiave simbolica, (“la scoperta dell’individuo mi esalta e mi completa.”) l'artista portoferraiese, incoraggiata nel 1998 dal prof. Battini, dipinge da oltre vent'anni da autodidatta, con un 'perfezionamento' dal 2005 grazie al pittore Luciano Regoli e alla “Scuola dei Pittori della Valle di Lazzaro” (“è grazie alle sue lezioni di pittura dal vero che ho potuto comprendere meglio l’uso del colore”).
Fino al 27 luglio.