A proposito del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, c'è una noterella interessante che mostrerebbe come il genio immortale potesse aver visitato l'Elba durante la sua vita. La estrapoliamo dal Codice Leicester, negli anni passati alla ribalta per essere stato acquistato da Bill Gates. Nelle pagine in cui si occupa degli studi idrologici Leonardo scrive tra l'altro:
Tutte l'uscite dell'acque, dal monte nel mare, portan con seco li sassi del monte in esso mare; e per l'inondazion delle acque marine contra alli sua monti, esse pietre eran rebuttate inverso al monte; e nell'andare e nel ritornare indirieto delle acque al mare le pietre insieme con quella tor[n]avano, e, nel ritornare, li angoli loro insieme si percoteano, e, come parte men resistente alle pergosse, si consumavano e facevano le pietre sanza angoli, in figura ritonda; come nei liti dell'Elba si dimostra...
Parrebbe quindi che le sue deduzioni siano frutto di un'osservazione diretta in loco. D'altra parte non apparirebbe strana questa sua breve visita all'isola, essendo noto che egli operò a Piombino. Leonardo è presente nella città dirimpetto in due occasioni: nel 1502, inviato in qualità di ingegnere militare da Cesare Borgia; e nel 1504, facente parte di una legazione guidata da Machiavelli e inviata dal governo fiorentino. Di entrambe le missioni rimangono studi e progetti militari sparsi in alcuni suoi manoscritti.
L'attenzione va concentrata, a mio parere, sul 1504. Innanzitutto perché il suddetto codice è datato tra il 1506 e il 1510. Inoltre proprio nel 1504 emerge l'interesse del principe di Piombino Jacopo IV Appiano, di rafforzare l'assetto fortificato della città. Leonardo progetta opere difensive, che inserirà soprattutto nel Manoscritto Madrid II, ma molte rimarranno sulla carta, a parte un tratto di mura della Cittadella.
È quindi forse in tale occasione che il genio di Vinci passò il canale per visitare l'Elba. E non è detto che giungesse solo per la sua innata curiosità umanistica, ma su incarico dello stesso Jacopo, per rivedere anche il dispositivo difensivo isolano. E che solo il limitato tempo a disposizione non gli consentisse di terminare la missione, ma di regalarci una sua impressione scientifica sulle future apprezzatissime spiagge dell'Elba.
Andrea Galassi