E’ quello che è emerso dal 1° Corso per docenti ed operatori turistici organizzato da Scuole Outdoor in Rete in collaborazione con il Parco dell’Arcipelago Toscano, la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, il Comune di Marciana e la Misericordia di Pomonte e Chiessi e che ha visto la presenza di 30 persone tra guide ambientali e docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado provenienti dall’ Elba, dalla Toscana e dal Veneto.
Corso iniziato il 7 aprile scorso presso la sede del Parco Nazionale, all’Enfola, ma è proseguito poi a Pomonte nei giorni 8 e 9 aprile 2025 con laboratori didattici e pedagogici per illustrare ai partecipanti il metodo di outdoor education inserito però in un contesto di service learning, ovvero un metodo che collega il servizio all’ambiente-comunità con la scuola tramite l’ex Alternanza Scuola Lavoro, oggi chiamata PCTO o con laboratori esperienziali e l’educazione civica.
E’ un nuovo modo di fare scuola in cui gli studenti si prendono cura del territorio (servizio) per poi offrire allo stesso le competenze proprie del loro percorso di studio (apprendimento) attraverso la realizzazione di prodotti concreti utili alla comunità locale.
Dagli interventi del primo giorno del corso, iniziato presso la sede del Parco, sono emerse interessanti considerazioni:
Per il segretario della Camera di Commercio, dott. Pierluigi Giuntoli, il metodo che Scuole Outdoor in rete, tramite i campus di lavoro svolge dal 2011 all’Elba, trova sintonia con la linea formativa propria camerale rivolta alle scuole per la creazione di un percorso per la certificazione da parte degli ordini professionali o di categoria dei prodotti di indirizzo che le classi svolgono per il territorio ospitante.
La dott.ssa Alessandra Papa, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, intervenuta sul significato di service learning, ha invece sottolineato l’evoluzione e l’importanza del service learning all’interno del tessuto scolastico toscano, vedendo fin dal 2016 la Toscana una delle regioni promotrice del S.L. in ambito nazionale.
Il dott. Maurizio Burlando, direttore del Parco invece, ha ribadito il saldo rapporto tra Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e Scuole Outdoor in Rete rapporto reso più vivace e proficuo grazie all’Accordo Quadro che ne indica la direzione collaborativa anche per i prossimi anni, nella certezza di vedere sempre più classi frequentare l’Arcipelago ed offrire offrendo una preziosa opera per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente.
Infine il prof. Pier Paolo Traversari, coordinatore della Rete e il prof. Andrea Porcarelli, docente di Pedagogia speciale presso l’Università di Padova, hanno presentato una sintesi della metodologia applicata al Service Learning nei campus di lavoro non solo a Pomonte ma anche in altre zone d’Italia, che si rivolge alla Scuola secondaria di primo e secondo grado. Una metodologia unica nel suo genere in Italia in quanto è caratterizzata da una modalità quanto mai importante e significativa per la crescita dei nostri studenti che è quella “immersiva” che la caratterizza come percorso didattico supportato da una base pedagogica solida.
Martedì 8 aprile, dopo un interessante incontro con alcuni rappresentanti della comunità pomontinca (Pro loco Calello, Misericordia, la sig.ra Tullia, tra le persone più anziane del paese, i Messaggeri del Mare, l’Assessore all’ambiente Michele Galeazzi) i docenti hanno perlustrato il territorio e, forti di quanto illustrato dai Pomontinchi, hanno creato delle ipotesi di valorizzazione di quell’ambiente, che abbracciando le due località, Chiessi e Pomonte, sale verso i monti S. Bartolomeo e Capanne.
Sono nate diverse idee che spaziano dalla riqualificazione del sentiero del Tramonto (o della Lavanda) a quella delle vecchie cave proponendo la formazione di un Ecomuseo all’aperto che possa riprendere e rendere testimonianza della storia locale, quale memoria da preservare per le nuove generazioni ma anche da mettere in luce le peculiarità naturalistiche della valle che da sempre hanno legato uomo e ambiente in questa parte occidentale dell’isola.
Un ecomuseo dinamico che può concludersi con la valorizzazione della cava di granito anche come anfiteatro teatrale all’aperto che consente allo spettatore di spaziare con lo sguardo oltre la scena, ovvero verso il mare come i teatri greci antichi e in cui assistere a spettacoli teatrali o musicali data l’interessante acustica che si crea.
Il valore aggiunto di questa nuova prospettiva sta nella condivisione e nella compartecipazione a queste attività in fieri da parte della comunità locale con gli studenti di Scuole Outdoor in Rete che nel prossimo futuro, attraverso i loro campus di lavoro, daranno voce a questa nuova ipotesi di ecomuseo all’aperto nella valle di Pomonte e Chiessi e che porranno all’attenzione dell’Amministrazione comunale.
Negli anni scorsi Scuole Outdoor in Rete ha svolto numerosi interventi sia sui sentieri elbani (il n. 176, 177, 104 e 126 e quello della Croce) e sia sul territorio di Pomonte con studi di valorizzazione del paese come ad esempio quello relativo all’inquinamento luminoso, oppure il rilievo topografico del Semaforo di Chiessi, o lo studio dei licheni quali bioindicatori ambientali, o le analisi dell’acqua della fonte, ed altro ancora). Ma anche a Pianosa, dove nella scorsa settimana una classe dell’IIS “Nottolini-Busdraghi” di Lucca ha ripulito la spiaggia ed ha ricomposto dei muretti a secco oltre ad aver svolto dei rilievi topografici lungo la spiaggia di Cala Giovanna.
Sono campus di lavoro di service learning che, grazie a questa metodologia educativa proposta da Scuole Outdoor in Rete, vanno ad aprire nuove possibilità nel mondo della Scuola trasformando l’ambiente naturale in un laboratorio didattico per giovani che intendono prendersi veramente cura di un territorio nel pieno rispetto dell’art. 9 della Costituzione: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.