A quasi trent'anni dall'uscita del suo primo libro fotografico, un B/N di volti indigeni, Roberto Ridi (con l'aiuto dell'apprendista' Niccolò, figlio d'arte) tocca l'apoteosi del colore e della luce, svelando dall'alto, in duecentotrenta pagine di grande formato, la Bellezza di un'Elba mai vista e la corrispettiva relatività umana, cammei amicali perduti nella tavolozza straripante di colori magicamente combinati.
Quattro pale dell'altare Elba nominate Confini Blu, Cuore di Ferro, Regno Verde e Notte Lucente, una 'sinfonia in quattro movimenti' (cit. Manrico Murzi), un viaggio ascensionale tra i fondali marini e quelli stellari, passando a volo di drone dalle miniere del versante orientale e dal verde millenario del Monte Capanne.
Un viaggio poetico il cui viatico non poteva che essere un altro poeta di radice isolane, Manrico Murzi, che nella colta prefazione al volume- ribadita in occasione della recente presentazione pubblica a cura di Comune di Portoferraio e Libreria MardLibri- invita a “cogliere nella Natura la presenza dello Spirito che dona innocenza e verità”.
Una meditazione zen sulla Bellezza, condizione quasi perduta dell'essere umano, come ha ricordato, sempre nell'incontro serale, l'artista Cristina Sammarco (sodale di Ridi nel progetto 'Dimensione isola', incontro tra pittura e fotografia, ndr), un approccio 'orientale' alle cose leggibile nelle stesse modalità con le quali, in tre anni, Ridi ha costruito con pazienza il 'Pianeta Elba', dedicando anche una giornata intera per traguardare una sola foto, di quel luogo in quel particolare momento e con quella luce.
Sic vos non vobis («così voi non per voi») è il pensiero -non scritto quanto leggibile- di Roberto Ridi in ogni scatto di questo spettacolare biglietto da visita dell'isola, un invito a godere della bellezza pensando (e soprattutto operando) per il bene comune, a partire dalla salvaguardia di Madre Natura, riconoscenti della prodigalità qui dimostrata.
CR