Dal 31 agosto al 14 settembre nella Sala Don Milani del Circolo Culturale LE MACINELLE a San Piero si potrà ammirare la mostra fotografica "L'ITALIA DI PASOLINI - Immagini e parole" di Giampiero Palmieri.
Nelle fotografie di Giampiero Palmieri si ritrovano i principali luoghi della vita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975).
Bologna, innanzitutto. La città in cui Pasolini è nato, in via Borgonuovo, la città a cui si deve gran parte della sua formazione intellettuale, le prime letture di libri acquistati nella libreria sotto il “Portico della Morte”, la città della laurea, la città in cui, non molti anni fa, gli è stata dedicata la piazzetta in cui si trova la Cineteca, che custodisce un fondo importante di documenti pasoliniani.
E poi Casarsa della Delizia, in quella parte occidentale del Friuli che sta fra Pordenone e il Tagliamento. La cittadina di origine della mamma di Pier Paolo, Susanna Colussi. In quella che era la casa Colussi ora c'è la sede del Centro Studi che conserva oggetti e documentazione e si occupa di mantenere vivo l'interesse sulla vita e l'attività di Pasolini, con mostre e convegni. A Casarsa Pier Paolo ha vissuto fino al 1950, quando è scappato a Roma insieme alla mamma, (“come in un romanzo”, scriverà). Nel cimitero di Casarsa Pier Paolo è stato sepolto accanto alla madre, non lontano dal fratello Guido.
Ecco, Roma, la città in cui si svilupperà ed esploderà l'attività di scrittore e di regista di Pasolini, per un quarto di secolo. Luogo emblematico, significativo dei primi anni di permanenza nella capitale, la tomba (che si trova nel cimitero acattolico di Testaccio) di colui al quale Pier Paolo dedicherà un suo famoso poemetto, “Le ceneri di Gramsci”.
Un altro luogo fotografato da Palmieri è Villa Sorra, in Emilia, dove furono girate alcune scene dell'ultimo film di Pasolini, “Salò o le 120 giornate di Sodoma”.
Completano la mostra le riproduzioni di una serie di immagini di repertorio e di testi che ci mettono a contatto con alcuni momenti della vita e della attività di Pier Paolo Pasolini, una attività instancabile nel corso degli anni, estremamente ricca e varia, fino alla tragica notte dell'idroscalo di Ostia all'inizio di novembre del 1975: poesie, quadri, romanzi, articoli, saggi, film, documentari, opere teatrali.
In occasione dell'inaugurazione che si terrà oggi, 31 agosto alle ore 18, dopo una presentazione della mostra saranno proiettati audiovisivi con materiale reperito in rete: spezzoni di film di Pasolini, documentari e interviste televisive, che avranno come protagonisti giornalisti come Enzo Biagi, intellettuali come Leonardo Sciascia, Eduardo De Filippo, Stefano Rodotà e altri ancora.