Giovedì 3 Ottobre 2019 ore 18.30 a Capoliveri nella splendida cornice del Santuario della Madonna delle Grazie si esibiranno “I Musici Veneti” de “I Solisti Veneti”
PROGRAMMA
Franz Joseph Haydn
Trio in re maggiore per violino, violoncello e organo
Giuseppe Tartini
Sonata in sol minore g5 „Il trillo del Diavolo“
Giovanni Battista Grazioli
Trio in do maggiore per violino, violoncello e organo
Gaetano Valeri
Sonata in do maggiore per organo
Franz Joseph Haydn
Trio in do minore per violino, violoncello e organo
Abbastanza curioso ed esclusivo il programma che “I Musici Veneti” de “I Solisti Veneti” intendono presentare a Capoliveri, sull´Isola d´Elba, la sera di Giovedì 3 ottobre alle ore 18.30 nel raccolto Santuario della Madonna delle Grazie.
All´origine di questo inconsueto itinerario musicale il prezioso organo storico che la piccola Chiesa custodisce: un organo costruito nel 1738 da Filippo Tronci – uno dei più rappresentativi esponenti della celebre dinastia di organari toscani –, strumento storico recentemente restaurato grazie all´impegno della Associazione Maggyart, associazione di ampio impegno culturale che oggi, all´interno delle sue multiformi attività artistiche e culturali, si cura anche di dare a questo strumento adeguata risonanza organizzando raffinati ed interessanti appuntamenti concertistici.
Ebbene proprio questo strumento, e il secolo nel quale fu costruito, sono stati la scintilla che ha generato un programma musicale di tutta eccezione. Musica da camera con l´organo infatti ne esiste tantissima, quando l´organo realizza l´armonia del basso continuo, ma composizioni cameristiche, soprattutto d´epoca classica, ove l´organo ricopra una parte solistica, ne esistono decisamente meno. Ma qualcosa – al di là delle popolari Kirchensonaten di Mozart o dei Concerti per organo di Haydn, che così cameristici in fin dei conti non sono - esiste, solo che è nascosto! Ecco allora apparire due Trii di Haydn per organo, violino e violoncello: una sorpresa recentemente emersa da un anonimo fascicolo di pagine ingiallite. Si tratta di fatto di alcuni Klaviertrios di Haydn adattati all´organo. Da chi? Non da lui. Si sospetta dell´organista viennese Michael Holzer, nome oggi un po´ dimenticato ma che fu anche maestro di Franz Schubert e si sospetta anche di Michael Haydn, fratello del più celebre Franz Joseph e peraltro eccellente compositore musicista, cui fece ombra solo… il maggior genio del fratello! Insomma due pagine rare e gustose di squisito sapore classico. Come di squisito sapore classico – e qui emerge un'altra sorpresa del programma musicale del 3 ottobre a Capoliveri – è l´inedita Sonata (si tratterà di una prima esecuzione in tempi moderni) di Giovanni Battista Grazioli, compositore veneziano del Settecento contemporaneo di Galuppi che - come Galuppi – fu anche Maestro di Cappella a San Marco. Galuppi è un po´ il punto centrale di questa triangolazione “Settecento-Venezia-Vienna”: il geniale compositore infatti, che mai abbandonò uno stile assolutamente italiano, anzi veneziano più che mai, era tutt´altro che poco attento agli sviluppi della musica al di fuori di Venezia e alle conquiste del Classicismo, che proprio in quei decenni si stava sviluppando al di là della Alpi, e seppe afferrare idee e suggestioni ed innestarle efficacemente sul ceppo sempreverde della musica veneziana. Altrettanto fece Grazioli, del quale oggigiorno troppo poco si parla, che ben colse e sviluppò il suggerimento di Galuppi (e tutti gli stimoli che lo circondavano). Non furono gli unici: c´è infatti un terzo personaggio – a dire il vero vissuto qualche decennio più tardi –, un altro interessante protagonista della musica veneta del tempo: Gaetano Valeri, apprezzato organista del Duomo di Padova, le cui schiette ed agili Sonate per organo mostrano un´approccio personale alla letteratura per tastiera (ormai per pianoforte, anzi fortepiano!) del suo tempo e qualche azzardo estetico che pur mai tradisce le proprie origini venete. Autori tutti che, insieme alla celebre Sonata “Il trillo del Diavolo” di Tartini, si potranno ascoltare la sera del 3 ottobre 2019 nel Santuario della Madonna delle Grazie di Capoliveri.
“I SOLISTI VENETI”- “I MUSICI VENETI”
Lucio DEGANI, violino
Giuseppe BARUTTI, violoncello
Maurizio CAVAGNINI, organo
“I Musici Veneti” è una formazione cameristica costituita da alcuni dei più popolari solisti che collaborano stabilmente con “I Solisti Veneti”, la formazione orchestrale fondata nel 1959 da Claudio Scimone. Dedicano la propria attività a quelle opere della grande letteratura musicale italiana ed europea, a partire dai tesori del repertorio veneto di Vivaldi, Tartini, Galuppi, Albinoni fino a Bach e alla musica romantica e contemporanea, scritte per formazioni strumentali particolari, rare e interessanti e che non vengono normalmente incluse nel repertorio concertistico.
“I Solisti Veneti” sono stati fondati nel 1959 da Claudio Scimone, l’amato Maestro scomparso nel 2018. Hanno raggiunto rapidamente la vetta dei valori mondiali destando l’incondizionato entusiasmo di pubblico e di critica con più di 6.000 concerti in oltre 90 Paesi, la partecipazione ai massimi Festival Internazionali, una discografia di oltre 350 titoli, una ricca serie di attività culturali e promozionali e di edizioni musicali e storiche. “I Solisti Veneti” e Claudio Scimone hanno ottenuto i più alti riconoscimenti mondiali in campo musicale, dal Premio Grammy di Los Angeles a numerosi Grand Prix du disque dell’Académie Charles Cros di Parigi e quello dell’Académie du Disque Lyrique, numerosi Premi della Critica Dicografica in Italia e in altri Paesi e così via, fino all’originale Premio del Festival Bar con 350.000 voti di pubblico giovanile. Al Teatro La Fenice di Venezia è stato loro assegnato nel 2008 il Premio “Una vita nella musica” dell’Associazione Rubinstein, considerato il Nobel della musica. Il 10 novembre 2019 “I Solisti Veneti” celebreranno il loro 60esimo anno di vita nella musica.