Per questa settimana la foto doveva essere ispirata dalla frase tratta dalla canzone di Francesco de Gregori.
Piero Gadani ci ha inviato lo scatto “...dietro la collina ci sta la notte crucca e assassina..."
Berlino Sachsenhausen - Campo di concentramento — presso Campo di Concentramento - Sachsenhausen.
Una bellissima foto che evoca uno dei momenti più bui dell’umanità ….una guerra nella guerra… una guerra ignorante e diversa.
"GENERALE" di FRANCESCO DE GREGORI Una canzone del 1978 contro la guerra, prendendo in prestito da quel genio letterario di Ernest Hemingway, dal suo “Addio alle armi” un’espressione che è fra le più celebri della canzone: «a farci far l’amore, l’amore, dalle infermiere»:
Generale dietro la collina/Ci sta la notte cruccia e assassina/E in mezzo al prato c'è una contadina
Curva sul tramonto sembra una bambina/Di cinquant'anni e di cinque figli/Venuti al mondo come conigli
Partiti al mondo come soldati/E non ancora tornati Generale dietro la stazione/Lo vedi il treno che portava al sole/Non fa più fermate neanche per pisciare
Si va dritti a casa senza più pensare/Che la guerra è bella anche se fa male/Che torneremo ancora a cantare
E a farci fare l'amore, l'amore dalle infermiere/Generale la guerra è finita/Il nemico è scappato, è vinto, è battuto/Dietro la collina non c'è più nessuno/Solo aghi di pino e silenzio e funghi/Buoni da mangiare buoni da seccare/Da farci il sugo quando viene Natale/Quando i bambini piangono/E a dormire non ci vogliono andare.
Generale queste cinque stelle/Queste cinque lacrime sulla mia pelle/Che senso hanno dentro al rumore di questo treno/Che è mezzo vuoto e mezzo pieno/E va veloce verso il ritornoTra due minuti è quasi giorno, è quasi casa, è quasi amore.
Ricordiamo che il 7° CONTEST: "GIUDIZI UNIVERSALI" di Samuele Bersani, canzone del 1997 con un testo ricco di poesia, infatti nel 1998 riceve il Premio Lunezia come "Miglior Testo Letterario".
A voi l'arduo compito di tradurre in immagini tanta poesia potete inviare le foto entro sabato 23 novembre.
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane/Ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate/Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone/Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace/Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi/Per tirare la maniglia della porta e andare fuori/Come Mastroianni anni fa/Come la voce guida la pubblicità/Ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già/Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore/Ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole/Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l'odio/Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio/Potrei ma non voglio fidarmi di te/Io non ti conosco e in fondo non c'è/In quello che dici qualcosa che pensi/Sei solo la copia di mille riassunti/Leggera, leggera si bagna la fiamma/Rimane la cera e non ci sei più/Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia/Piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria/Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone/Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace/Libero com'ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
Adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori/Come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà/E non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà/Potrei ma non voglio fidarmi di te/Io non ti conosco e in fondo non c'è/In quello che dici qualcosa che pensi/Sei solo la copia di mille riassunti/Leggera, leggera si bagna la fiamma/Rimane la cera e non ci sei più e non ci sei più e non ci sei e non ci sei.
Aspettiamo i vostri scatti!
ISOSEI: Maria Alessandri, Manuela Cavallin e Maura Paolini