L’ultima istallazione del maestro Walter Puppo all’Arthotel Gabbiano Azzurro due di Marciana Marina, dopo le ‘cellule nomadi’ e le ‘cellule ninfee’ è quella delle ‘cellule primordiali’ che vedono l’artista per la prima volta proporre lo studio delle sue cellule in modo ‘sospeso al soffitto’ e nello specifico a rappresentare gli elementi primordiali della terra, del fuoco, dell’aria e dell’acqua. Le forme di Walter, come ha avuto modo di commentare Susanna Ragionieri, docente dell’Accademia di Belle arti di Firenze, hanno bisogno di quel tipo di attenzione che si chiama contemplazione. Animate da una vita silente, rimangono mute agli assalti di una considerazione frettolosa, mentre con il pudore e la determinazione delle creature riservate, che è poi lo stesso dell'artista, sanno svelare a chi si ferma e resta ad osservare, tutto un cosmo armonico e allusivo, insieme geologico e stellare, mosso da un perenne impercettibile movimento musicale, una lenta danza universale alla quale noi stessi siamo chiamati a partecipare quasi senza saperlo. Per questo motivo sono nate le "cellule". Puppo nasce all’isola dell’Elba nel 1957. Figlio d’arte, suo padre Eolo è un famoso pittore elbano. Diplomato nel 1984 all’Accademia di Belle Arti di Firenze ha vissuto fra l’Isola d’Elba e il resto d’Europa, con lunghi periodi di lavoro e residenza a Parigi, Berlino, Monaco e Milano. Ha curato numerose esposizioni, personali e collettive, sia all’Isola d’Elba che in Italia, Francia, Germania, con un buon successo di pubblico e di critica. Una delle sue opere è esposta al Museo L. Pecci di Prato. Fra le principali mostre personali e collettive in Italia e all’estero: Nhow Hotel, Milano; Galleria Zeta Effe, Firenze; Salone del Mobile nel 2017, Milano; Festival studi 2 - Milano; Sala Telemaco Signorini, Portoferraio; Open & Art Ilovesensus, Sansepolcro; European art contemporary Badeneiler; Galleria Leporello, Bad Hindelang; Galleria Immaginaria, Bischoff Berlino, Berlino; Villa Mimbelli, Musei Civici, Livorno; Fuori salone, Nella Longari, Milano; Nuove acquisizioni Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; Arte Industriale Museo Masedu, Sassari; Museo Ex Ma, Cagliari; Museo Marini, Firenze; Antiche stanze di S. Caterina, Comune di Prato; Galleria Atlante, Parigi; Galleria Farel, Losanna; Galleria Ambulante, Passau; Galleria Artlease - Utrecht; Galleria Orly Sud, Parigi; World Museum, Paderno Dugnano; Palazzo Lanfranchi, Pisa; Istituto di Cultura Italiano, Monaco di Baviera; Sala delle Colonne, Corbetta (Mi); MUM Museo Mineralogico, San Piero. Proseguono infine le mostre di artisti elbani e non all’Arthotel: l’hotel è senza dubbio attualmente il luogo ove espongono contemporaneamente il maggior numero di artisti elbani. Oltre alla retrospettiva di Giancarlo Castelvecchi, curata dai figli Ilaria e Michele con le opere ‘private’ del padre, prosegue la mostra di artisti italiani curata dal maestro Lorenzo d’Andrea, anch’egli in mostra, che comprende artisti del calibro di Marco Lodola che con le sue sculture luminose è ormai noto in tutto il mondo, di Giuseppe Restano con una delle sue opere dedicate alla scuola, di Pino Deodato con una delle sue espressive tele e di Piero Mosti, artista versiliese di chiara fama. L’esposizione all’Arthotel prevede la personale degli ultimi lavori di Francesca Groppelli, le altre due istallazioni di Walter Puppo, due tele di Cristina Sammarco e un’opera del giovane maestro elbano di adozione Antonino Caprì. Sono esposte inoltre in anteprima assoluta sei tele realizzate dal maestro Bolano negli ultimi mesi. Bolano è legato profondamente all’Elba e le sue opere sono presenti in moltissimi luoghi pubblici dell’isola. Nella sala colazioni dell’Arthotel infine campeggia il quadro di Simon Pasini realizzato lo scorso anno tramite una vera ‘performance’.
Tutte le mostre sono visitabili gratuitamente e le opere acquistabili, tutti i giorni, dalle 16 alle 19 e dalle 21 alle 23. Per info 0565979157.