Luca era un ragazzino di tredici anni, amava leggere e vivere all’avventura, però nel ragazzo c’era una debolezza, aveva perso i genitori e non ne sapeva la causa.
Il ragazzo venne adottato da una signora di mezza età molto crudele nei suoi confronti. Luca ogni mattina aveva l’abitudine di svegliarsi alle sette del mattino, fare colazione e andare alla fermata del bus dove incontrava i suoi due migliori amici Davide e Sally. Durante la ricreazione i tre ragazzini chiacchieravano sotto una quercia nel cortile della scuola. Tornando a casa Luca si sedette sul suo letto e guardò nello specchiò dove vide il riflesso di una lettera che spuntava da sotto il letto. La prese e lesse che era destinata proprio a lui. Incuriosito l’aprì e vide che al suo interno c’era un biglietto con una mappa. Sul biglietto c’era scritto che quella mappa indicava come arrivare ad uno scrigno. Il giorno seguente durante la ricreazione i tre amici si sedettero, come ogni giorno, sotto la quercia e Luca raccontò quello che gli era accaduto il giorno precedente. I ragazzi increduli e allo stesso tempo eccitati gli dissero che dopo scuola si sarebbero dovuti incontrare a casa di Davide alle tre in punto per decidere sul da farsi. Arrivate le due e mezza Luca si preparò, andò da sua madre adottiva che si chiamava Teresa e le chiese se poteva uscire. Teresa gli chiese dove e cosa doveva fare e il ragazzo emozionato le disse che aveva trovato una lettera indirizzata a lui da parte dei suoi genitori prima che morissero con dentro una mappa che portava ad uno scrigno. La donna dopo aver ascoltato attentamente decise di non far uscire Luca perché era troppo rischioso. Il ragazzo triste si chiuse in camera sua e chiamò Sally e Davide per annullare l’incontro. Il giorno seguente si misero d’accordo che sarebbero dovuti andare a tutti i costi, pur di mentire ai propri cari. Luca disse a sua madre che sarebbe andato da Sally a studiare e che sarebbe tornato in tarda serata e Teresa lo lasciò andare. Si trovarono a casa di Sally e si prepararono per incammi-narsi verso il luogo indicato sulla mappa. La mappa portava ad un luogo poco lontano dalla città dove si trovava un lago e la x, che indicava il punto preciso in cui cercare, era puntata proprio dentro il lago. I ragazzi, desolati, decisero di ritornare a casa perché non a-vevano i giusti attrezzi per entrare nel lago e cercare il tesoro. Il giorno dopo però, finita la scuola, chiesero in prestito delle bombole d’ossigeno e pinne per iniziare l’avventura. Arrivati al lago si buttarono e sotto delle rocce videro uno scintillio; le sollevarono e videro lo scrigno. Tutti emozionati lo presero e lo aprirono; quello che trovarono fu un’altra mappa e una chiave. Teresa vide Luca che stava tornando a casa e vedendolo tutto zuppo gli chiese cosa aveva combinato ma lui le rispose che gli avevano fatto uno scherzo. Luca, Sally e Davide si incontrarono per capire dove la seconda mappa portasse e scoprirono che portava in un bosco dall’altra parte della città. Andarono fin là prendendo un taxi, scavarono ai piedi di un enorme pino e trovarono un altro scrigno che però era chiuso con un lucchetto che prontamente aprirono con la chiave recu-perata nel lago. All’interno c’era un diario con le foto dei genitori di Luca e pagine e pagine con su scritto tutto sulla loro vita soprattutto di quando lui era neona-to. Luca curioso andò subito all’ultima pagina dove lesse di un viaggio a Parigi in cui il giorno dopo dell’arrivo dei militari avevano trovato una bomba vicino alla casa dove alloggiavano, lesse che provarono a scappare ma non ce la fecero, lesse che erano rimasti intrappolati e che probabilmente sarebbero morti in quell’esplosione e lesse anche che chiunque avesse trovato quel diario avrebbe dovuto seguire le indicazioni riportate. Il ragazzo scoppiò a piangere e Sally e Davide lo consolarono dicendoli che a tutti poteva capitare. Tornato a casa, piangendo, corse da sua madre adottiva e l’abbracciò dicendole che le voleva bene. Teresa gli chiese il motivo di tutto questo e lui rispose che aveva trovato il diario dei suoi genitori che diceva come e quando erano morti. Il ragazzo da quel giorno legò con la madre adottiva e levolle un sacco di bene perché lei gli aveva regalato una nuova famiglia.
Sofia Ricci