Le elezioni amministrative del 7 novembre 1920 videro la vittoria storica del Partito socialista che per la prima volta conquistò il Comune e la Provincia a Livorno.
A cento anni dall’evento, la Provincia ricorda la breve esperienza delle “amministrazione rosse”, interrotta brutalmente due anni dopo dalle forze sovversive fasciste, con un documento digitale che sarà disponibile sul sito dell’ente a partire dal 23 novembre.
L’iniziativa, curata dal Servizio Affari Generali e Provveditorato con il coordinamento della responsabile Paola Meneganti, si inserisce nell’ambito della manifestazione Archivi aperti che quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, non potrà contare su visite guidate agli archivi o mostre documentarie aperte al pubblico.
“1920, Livorno: in Provincia si insedia l’amministrazione socialista” è il titolo del contributo che la Provincia ha realizzato con i materiali d’archivio, corredati da articoli d’epoca del quotidiano Il Telegrafo. Il materiale, originariamente raccolto proprio in preparazione di una mostra dedicata all’evento del centenario, è stato, quindi, digitalizzato per raccontare brevemente i fatti che precedettero le elezioni amministrative, la successiva nomina dell’on. Giuseppe Emanuele Modigliani alla presidenza del Consiglio Provinciale e del prof. Umberto Cei. a capo della Deputazione, e dei drammatici eventi che portarono alle dimissioni dei due amministratori (Russardo Capocchi era nel frattempo succeduto a Cei) dietro la spinta delle minacce di morte, rivolte anche ai loro familiari, subite dai fascisti.
Dall’archivio storico della Provincia emergono i registri vergati a mano del Consiglio e della Deputazione, che riportano il discorso d’insediamento del presidente Modigliani o, nelle sedute successive, le delibere per il sussidio economico all’Università popolare, i provvedimenti urgenti per la riparazione delle strade provinciali elbane danneggiate dall’ alluvione del 9 novembre 1920 o, ancora, l’adesione al convegno del gennaio 1921 delle pubbliche assistenze della Toscana, organizzato dalla Società Volontaria di Soccorso di Livorno.
Un’esperienza amministrativa breve ma intensa, che si concluse il 3 agosto del 1922, con le dimissioni dei presidenti degli organi istituzionali, rassegnate nelle mani del prefetto Edoardo Verdinois, dopo giorni vissuti in un clima di crescente violenza squadrista. Di lì a poco, il 28 ottobre 1922, Benito Mussolini guidò la marcia su Roma, che spalancò le porte al ventennio di dittatura fascista in Italia.