Marcello Camici ha pubblicato “SECOLO XVIII: IL MATRIMONIO DEI SOLDATI DELLE TRUPPE DI SUA ALTEZZA REALE IL GRANDUCA DI TOSCANA SERENISSMO PADRONE E SIGNORE”.
Con documenti di archivio,tutti manoscritti, inediti e appartenenti all’archivio storico del comune di Portoferraio, l’Autore descrive un aspetto della storia poco conosciuto che è relativo alla vita di soldati delle truppe del granduca di Toscana nel 1700.
I documenti si riferiscono ai primi decenni (1700-1730) del secolo diciottesimo quando Portoferraio era piazzaforte del granducato di Toscana con a capo prima il granduca Cosimo III de’ Medici (in carica 1670-1723) e poi suo figlio Gian Gastone (in carica 1723-1737) i quali sono chiamati dai sudditi “Sua Altezza Reale, Principe e Padrone Serenissimo”.
Giovanni Vincenzo Coresi del Bruno, governatore militare e civile di Portoferraio, scrive (“Zibaldone di memorie” copia dattiloscritta biblioteca comunale di Portoferraio) che nel 1730 “lo stato delle anime che si ritrovano nel presidio e fortezze di Portoferraio” è in totale costituito da 4296 persone di cui 940 è “milizia pagata”.
Il granduca interviene nella vita quotidiana e nelle vicende personali di questa “milizia pagata” che presidia le fortezze della piazzaforte di Portoferraio in particolare nei loro rapporti coniugali e di amore decidendo anche se il matrimonio s’ha da fare o non si ha da fare.
Lo si evince in tredici documenti d’archivio (un carteggio di lettere) dove “Sua Altezza Reale, Principe e Padrone Serenissimo” decide che la moglie può andare a vivere con suo marito soldato delle sue truppe, o che lo stesso meditando di prendere moglie debba essere rinchiuso nella fortezza del Falcone per impedirglielo o che invece decide che possa accasarsi o ancora lo obblighi a mantenere la moglie con i figli ovvero lo licenzi per essersi sposato senza permesso oppure vuole sapere se la futura sposa è di buoni costumi e quale lavora fa e altro ancora.
Il carteggio di lettere riguarda il governatore militare e civile di Portoferraio con un funzionario ora del consiglio di reggenza,ora della segreteria di stato e/o di guerra a Firenze che sempre si firma “devotissimo, obbligatissimo, servitore” del granduca.
L’opera può essere letta e scaricata gratuitamente al seguente link:
https://www.academia.edu/44717087/SECOLO_XVIII_IL_MATRIMONIO_DEI_SOLDATI_DELLE_TRUPPE_DI_SUA_ALTEZZA_REALE_IL_GRANDUCA_DI_TOSCANA_SERENISSMO_PADRONE_E_SIGNORE_MARCELLO_CAMICI