“Sviluppo che soddisfa i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità per le generazioni future di soddisfare i loro“ questa è la definizione di sviluppo sostenibile (da Our Common Future,1987,report della commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo. Brundtland commission).
Sento tutti i giorni parlare di uno sviluppo che deve essere sostenibile.
Il degrado, l’abbandono del luogo dove abitiamo, spesso lamentato e dimostrato con immagini in questo blog da tanti pasquini, non è sicuramente il viatico migliore per lo sviluppo sostenibile.
Esso, il luogo dove abitiamo, lo abbiamo ereditato.
Portoferraio, ad esempio, lo abbiamo ereditato e lasciare che vada in degrado non è giusto sia per le generazioni che ci hanno preceduto sia per quelle che seguiranno.
L’epigrafe è iscrizione commemorativa e celebrativa su pietra.
Quattro epigrafi si trovano scolpite su pietra (lastra di marmo) fissata sul muro d’ingresso al forte della Stella in Portoferraio (vedi foto copertina).
Con la sua lettura, l’epigrafe diventa fonte di conoscenza (fonte epigrafica) perché consente di sapere sulla vita del passato su cui fonda le radici quella presente: basti pensare alla lettura dei geroglifici.
Non a caso si trovano tutte e quattro insieme sul forte della Stella. Questa parte del fortezze mediceo-asburgo-lorenesi è stata infatti luogo dove a lungo ha risieduto la massima autorità :il governatore militare e civile.
Cosimo I de Medici, granduca fiorentino, la rocca della Stella fece costruire e volle che qui fosse collocato il suo busto forgiato da Benvenuto Cellini.
Tre di queste quattro epigrafi su marmo celebrano tre secoli di storia:dal sedicesimo al diciannovesimo secolo.
Da questo luogo,sede del potere militare e civile ,hanno dominato l’Elba la dinastìa fiorentina dei Medici,quella austriaca asburgo-lorena e Napoleone Bonaparte.
Di questo parlano le epigrafi.
Ed oggi giacciono in stato di degrado ed abbandono.
Si comincia con l’epigrafe che commemora il secolo della fondazione di Cosmopoli
TEMPLA MOENIA DOMOS
ARCES PORTUM
COSMUS MED FLORENTI
NORUM DUX I
A FUNDAMENTIS EREXIT
A D M D XLVIII
(Forte Stella. Portoferraio. Epigrafe lapidea marmorea posta sul lato destro della porta d’ingresso, Foto Marcello Camici)
Si continua poi con quella che celebra la presenza di Napoleone esiliato all’Elba
NAPOLEONIS. MAGN.GALLIAE IMP.
ITAL. REG. PRAESENTIA DECORATA
CIVITAS IV NON MAYJ MDCCCIV
POSUIT IV. CAL. MART. DIE. REDITUS
IN GALLIAM CICIDCCCXV
(Forte Stella. Epigrafe lapidea marmorea posta sul lato sinistro della porta d’ingresso. Foto Marcello Camici)
Quindi l’epigrafe commemorativa la restaurazione del dominio granducale dopo la caduta del Bonaparte che si trova immediatamente sopra la porta d’ingresso.
Di questa ormai si riesce a decifrare per intero le ultime cinque righe :
MATRI.ETRURIAE
P. SUO.FERDINANDO .III.AUSTRIACO.
TOTA.CUM.ILVAE.DITIONE.
COSMOPOLIS.FELICITER.RESTITUITA
PR. NON. SEPT.A. CICDCCCV
(Forte Stella. Epigrafe lapidea marmorea posta sopra la porta d’ingresso. Foto Marcello Camici)
Infine una lapide in marmo è affissa in alto su un lato del bastione della Stella.
Di questa si riescono a vedere linee che partendo da iscrizioni numeriche romane XVI, XVII, XVIII si dirigono alla periferia, di difficile interpretazione.
(Bastione della Stella. Epigrafe su lapide marmorea. Foto Marcello Camici)
Non so chi abbia il compito e il dovere istituzionale della conservazione e manutenzione di queste epigrafi.
Chiunque sia ad esso mi rivolgo perché intervenga per un restauro.
Marcello Camici