Nella nostra vita, siamo spesso chiamati a fare delle scelte e alcune di queste si riveleranno essenziali per il futuro, molto più di quanto avremmo potuto immaginare nel momento in cui le abbiamo compiute.
Una tra le più importanti è: "che scuola fare?"
Prendere una decisione del genere a 14 anni, non è davvero facile, come non è facile avere certezze su quale potrà essere il nostro destino: così ci troviamo disorientati, indecisi, spaventati ed insicuri e finiamo spesso per agire in modo avventato ed impulsivo.
Anche io ho vissuto questa stessa situazione tre anni fa quando, arrivato alla fine della terza media, ho dovuto scegliere.
Ed è della scelta che ho intrapreso che vorrei parlare oggi: il Liceo Classico.
Nonostante tutti i problemi, gli ostacoli e le difficoltà che stiamo affrontando a causa della pandemia in corso, l'esperienza di questi tre anni è stata per me la più bella e la più incredibile che mai potessi immaginare.
A renderla così unica, concorrono molti elementi: in primis, le materie di indirizzo, che fin da subito, incuriosiscono, appassionano e permettono di comprendere a fondo le radici del nostro pensiero e della nostra civiltà. Inoltre, l'acquisizione di un metodo di studio unico come le persone che qui si ha la possibilità di incontrare, così efficace da consentire di ottimizzare il tempo e in grado di essere applicato a qualsiasi disciplina.
Ma la profonda ricchezza di questa scuola risiede nel potente messaggio che trasmette, invitandoci e preparandoci ad affrontare con coraggio e determinazione le sfide che si incontrano durante il suo percorso e, più in generale, nella vita. Riuscire a vincerle grazie alla costanza e alla forza di volontà, può offrire in cambio incredibili soddisfazioni e gratificazioni meravigliose. Per questo, fare il liceo classico, oltre che la scelta di una scuola, è una vera e propria scelta di vita.
Un'esperienza di bellezza, che pervade la mente ma soprattutto il cuore, accompagnandoti per sempre.
Per Aspera ad Astra
Pietro Gentili