Un giorno Jade fu costretta a trasferirsi con la sua famiglia in un’altra città per motivi lavorativi del padre. Jade non era molto contenta di lasciare tutte le sue amiche ma la città dove si sarebbe trasferita era sul mare e la nuova casa era proprio di fronte alla spiaggia. Jade amava molto il mare e fare lunghe passeggiate sulla spiaggia.
Un giorno mentre passeggiava sulla sabbia notò una bambina che cavalcava un bellissimo cavallo bianco con una stella nera sulla fronte. Anche nei giorni successivi incontrava sempre questa bambina, così incuriosita, un giorno, decise di conoscerla.
“Ciao come ti chiami? Che bel cavallo che hai!”
E lei rispose:
“Ciao mi chiamo Leila e questa è Stella la mia cavalla. E te come ti chiami?”
“Mi chiamo Jade e mi sono appena trasferita in questa città”.
Iniziarono così a conoscersi e Leila invitò Jade nel suo maneggio per farle conoscere tutti i suoi cavalli.
Jade iniziò così a cavalcare tutti i giorni, uscendo a cavallo con la sua nuova amica Leila.
Il giorno del compleanno di Jade, Leila le regalò una cavalla della sua scuderia. La cavalla era tutta bianca tanto che sembrava color argento per quanto rifletteva con la luce del sole, da qui il nome Argentea.
Jade, durante una delle sue passeggiate a cavallo nel bosco, si inoltrò troppo all’interno, e mentre Argentea beveva ad un ruscello, Jade incuriosita si allontanò per esplorare un po’ in giro. Ad un certo punto incominciò a piovere molto forte e nel cercare un riparo entrò in una grotta. Entrando nella grotta, sentì rugliare un orso e presa dalla paura incominciò ad urlare. Argentea sentì l’urlo di Jade e si precipitò nella grotta; al suo arrivò, vide Jade in pericolo, minacciata da un orso inferocito. La cavalla non esitò ad affrontare l’animale mettendolo in fuga e salvando Jade. Nel frattempo, aspettando che finisse il temporale, si fece notte.
Jade era ancora scossa e terrorizzata e mentre scappa-vano via da quell’anfratto, Argentea si fermò di colpo,
“Perché ti sei fermata? Su andiamo via da que-sto maledetto posto!”
Gridava Jade, ma Argentea non si mosse, la ragazza toccò la cavalla e sentì che era rigida, poi vide un lupo nero che ululava alla luna gialla opaca. Jade disse alla cavalla:
“Veloce Argenta! Scappiamo!”
La cavalla non ne voleva sapere di muoversi. Ad un certo punto Argentea si impennò, Jade cadde e la cavalla scappò; quando Jade sì girò vide il lupo che si avvicinava mostrando i denti; in quell’istante arrivò la sua amica Leila armata di fucile poiché non vedendola arrivare si era preoccupata. Leila mise in fuga il lupo e poi aiutò Jade a rialzarsi, chiedendole che cosa fosse successo e dove era Argentea.
Jade le raccontò tutto, così Leila le disse che dovevano cercare Argentea poiché c'era un puma in libertà. Quando Jade sentì le parole da Leila, cominciò ad agitarsi urlando sempre la stessa farse:
“Andiamo a cercarla! Muoviti Leila! Ho biso-gno di un cavallo veloce!”
Leila andò a prenderle più in fretta che poteva un cavallo chiamato Uma.
Argentea aveva una storia tragica: vide morire sua madre sotto i suoi occhi per mano di alcuni cacciatori senza scrupoli che volevano impiegare tutto il branco selvatico nella costruzione di una ferrovia. Argentea riuscì a scappare ma ogni volta che si spaventava a morte tornava da quel che restava del suo branco.
Jade andò a cercarla lì, sperando che la sua strada non si incrociasse con quella del puma. Intanto era iniziato di nuovo a piovere. I cavallini del branco si erano riparati sotto un masso e sentendo dei versi si allarmarono; ad un certo punto si scagliò un fulmine illuminando il puma, Argentea nitrì avvertendo il branco di scappare; solo la cavalla restò a combattere contro il puma ma lui era troppo veloce e la ferì gravemente. Quando Jade arrivò era troppo tardi, la cavalla era già a terra con fe-rite di artigli e morsi. Jade corse verso di lei ma si trovò il puma di fronte. Leila sparò un colpo in aria fa-cendo scappare il felino. Si precipitarono per chiamare Il padre di Leila, che era un veterinario. Il dottore la salvò e la cavalla dopo mesi guarì totalmente. Jade e Argentea tornarono a cavalcare insieme non tornando mai più nella foresta, anche se Argentea sentiva ogni giorno il desiderio di tornare dal suo branco.
Valentina Acri