Era un giorno come gli altri, era quasi finita la stagione, e un gruppo di ragazzi si ritrovano a mangiare e bere in un ristorante, ovviamente era tutto normalissimo ma era tutto fin troppo tranquillo; dopo un po' un ragazzo entra nel ristorante e gli altri incominciano a prenderlo in giro perché si erano un po’ ubriacati
“Ehi! Guardate quel ragazzo! Non è quello che a scuola ha fatto la spia al professore?! Perché non ci divertiamo un po’?!”.
Cosi un gruppetto di tre ragazzi si alza e gli va incontro, uno lo spinge fuori e gli altri due incominciano a picchiarlo, ma ad un certo punto questo ragazzo si arrabbia e un’aura li colpisce e cadono tutti e tre a terra; i suoi occhi si illuminano di rosso, ma una ragazza bionda con le punte argentate da un colore brillante e occhi verdi lo interrompe dicendo:
“Scusate ragazzi, noi ce ne stavamo andando, scusate ancora per il mio amico”.
Il giorno dopo a scuola, durante l’ora di studio, delle ragazze si avvicinano alla ragazza.
“Oh tu sei quella di ieri sera giusto?”
“Sì, sono io, cosa volete?”
“Come ti chiami?”
“Alessia, e voi?”
“Non ti interessa! Ieri sera il tuo amico ha trattato male il mio ragazzo e ora vogliamo vendicarci, però su di te!”.
La trascinano in bagno e le tagliano i capelli con la forza, poi le danno qualche pugno e qualche calcio ma a un certo punto Alessia si arrabbia e si trasforma in un demone, così le crescono di nuovo i capelli e poi ucci-dendole tutte e tre scappa in classe come se non fosse successo niente; una professoressa entrando vede tutti e tre i corpi tagliati a pezzi in un lago di sangue, urla come una pazza e tutti si recano nel bagno chiedendo cosa fosse successo, ma rimasero tutti scioccati.
La polizia non trovò i colpevoli e ormai mancavano so-lo dieci giorni alla fine della scuola. Durante l’estate accaddero cose strane: incidenti d’auto, attacchi di squali improvvisi e morti; due ragazzi, Perla e Markus, capirono che tutto questo collegava ad Alessia e Alex, perché in ogni scena c'erano sempre. Senza farsi notare i due cominciarono a spiarli.
Sembrava tutto normale fino a quando entrambi non giunsero a casa, appena Alex si tolse la maglia, gli uscirono due ali d’angelo gigantesche e un’aureola, e ad Alessia delle corna, ali e coda da demone.
Rimasero scioccati cosi Perla e Markus uscirono fuori dicendo:
“Cosa sta succedendo qui!!!”
Alessia li colpì facendoli svenire. Si svegliarono in una gabbia e sentirono Alessia e Alex discutere:
“Cosa facciamo ora con questi due?”
“Non lo so, perché non li uccidiamo?”
“No, perché siamo già sospettati non possiamo farci scoprire!”
“E allora cosa facciamo?”
“Perché non diventiamo loro amici?”
“Ok, ma se non funziona usiamo la mia idea”,
disse Alessia.
“Ci sto!”,
rispose Alex.
Allora aprirono la gabbia e all’inizio Perla e Markus non volevano collaborare ma alla fine diventarono amici. Dopo qualche settimana erano diventati quei tipici amici che s’incontravano sempre, che uscivano, ed erano diventati due coppie di fidanzati.
Ormai era anche iniziata la scuola, erano tutti e quattro in classe insieme, loro non facevano casino ma gli altri sì, li prendevano tutti in giro perché stavano sempre da soli e parlavano solo tra di loro. Però gli altri non sapevano due di loro non erano del tutto umani. Una serata, andarono al luna park a provare le nuove montagne russe, ma appena salirono sulla giostra, Alessia ebbe una visione in cui la giostra perdeva il controllo, allora fece fermare la giostra e scesero i quattro amici e dei compagni di scuola che sgridarono Alessia:
“Che problema ha la vostra amica?! Ci ha fatto cacciare dalla giostra! Come vi farete scusare?”
“Se volete vi offriamo…”
E un secondo dopo la giostra perse il controllo e morirono tutti.
“Vabbè non vi preoccupate!”,
correndo via.
Al diploma c’erano le foto dei morti sulla giostra. Do-po il diploma i quattro ragazzi si ritrovarono tutti a casa di Alessia e Alex; si chiedevano come Alessia avesse fatto a predire il futuro e lei fece apparire uno scet-tro e rispose:
“Tra i miei poteri c’è anche uno che mi fa prevedere il futuro, però se noi non siamo morti sulla giostra potremmo morire in qualsiasi momento quindi, dobbiamo pensare prima di agi-re!”.
Markus e Perla erano in macchina davanti al fast food, volevano prendersi dei panini ma quello davanti non aveva l’intenzione di spostarsi, nemmeno la macchina dietro voleva e ad un certo punto un camion perde il controllo in cima alla salita scivolando verso di loro.
Markus rompe il vetro ed escono, la macchina dietro se ne accorge e quindi va via in retro marcia ma quando il camion colpisce la loro macchina, il motore vola via e prende in testa il ragazzo davanti aprendogli la testa; si scopre che il ragazzo morto era un ex compagno di classe. Appena tornati a casa, raccontano quello che era successo ad Alessia e ad Alex che rimasero incre-duli di quello che era successo,
“Ecco, è quello che succederà a tutti quelli che sono scesi dalla giostra”,
profetizzò Alessia.
“Cosa possiamo fare per evitare tutto questo?”
“Non si può, non è possibile cambiare il destino!”.
Passarono i giorni e la gente moriva. Perla era andata con una sua amica a fare una lampada, ma durante il trattamento un asse blocca la lampada dell’amica e incominciando a scottare sempre di più. L’amica morì mentre Perla se la cavò con qualche bruciatura; dopo qualche settimana una tempesta si abbatté sulla città, un tornado distrusse qualche casa e inaspettatamente prese fuoco metà dell’abitato, provocando più di 3000 morti e oltre 5000 feriti.
Non sapevano cosa fare, gli ospedali erano pieni, anche in altre città accadde lo stesso e non si poteva dormire in pace, perché era pieno di tuoni e fulmini.
Nessuno sapeva cosa fare o cosa stesse accadendo. In quei terribili istanti erano andati tutti e quattro in palestra perché Markus e Alex avevano fatto una scommessa su chi si sarebbe allenato di più; appena arrivati incontrano un compagno di scuola che si allenava, lo avevano avvertito ma lui se ne fregò, si sdraiò su un bilanciere e appena finito le spade appese sul muro gli caddero addosso tagliandolo in due. Le ragazze incominciarono a urlare e la polizia stabilì che si era trattato di un incidente; appena a casa, Alessia disse:
“Non manca molto alla vostra morte”
“Alla nostra? perché voi non morirete?”
“No, mi dispiace, perché siamo immortali, però faremo in modo che voi non morirete”
“Grazie siete dei veri amici”
“Gli unici amici vuoi dire Perla”
“Certo Markus”
Era la serata dei fuochi d’artificio, Alessia aveva previsto che Markus sarebbe morto durante la festa perché i fuochi avrebbero perso il controllo e uno gli sarebbe scoppiato in faccia.
Alessia però non aveva previsto la morte della sorella di Perla. A casa cercò di spiegare perché non era riuscita a prevedere la morte della sorella di Perla ma non ci riuscì.
Dopo tre mesi sembrava essere passato tutto. Alessia ricevette una previsione in cui Markus e Perla sarebbero morti ma non disse niente; dopo ci fu un incidente in metropolitana e allora Alex disse:
“Finalmente! Ci siamo liberati di altri ragazzi stupidi”
“Ah sono cosi che ci trattate da morti!”
“Perla! Markus” Siete vivi?!”
“Già, siamo sopravvissuti all’incidente e sapete perché?!”
“No, perché?”
“Perché anche noi non siamo umani”
E si scopre che anche Perla e Markus sono un angelo e un demone.
Cosi cominciò una lotta che distrusse la città. Alessia e Alex erano però più esperti e così spezzarono le ali a Perla ma Markus la portò in un rifugio. Non sapeva co-sa fare non poteva più volare perché non aveva più le ali, provarono di tutto ma erano sempre in inferiorità perché Alex sapeva creare dei mostri che si nutrivano della paura della gente.
“Cosa facciamo Markus?”,
disse Perla,
“Ho un’idea, tu stai al gioco”,
poi la prese e la rinchiuse in una gabbia, lei non capiva cosa stava facendo. La porto da Alex e Alessia e disse:
“ragazzi ho catturato Perla e ora sto dalla vostra parte”
“Come mai hai cambiato idea?”
“Ho cambiato idea perché le tenebre sono parte di me e voglio conquistare il mondo con voi”.
Appena nel covo di Alessia e Alex, Markus aprì la gabbia e colpì Alessia ma Alex fermò il colpo e così colpì Markus.Ebbe inizio un’altra battaglia che durò tanto tempo, si crearono due fazioni, quelle di Markus e Perla o Alex e Alessia.
Ci fu una grande guerra, così Perla mandò indietro nel tempo tutto, tornò alla normalità e così spiegò tutto a Markus, ma Alessia arrivò e rubò i poteri a tutti e due dicendo:
“Ci avete provato ma ora non potete più sconfiggerci”.
Ma all’improvviso Markus si trasforma in un ibrido, ridà i poteri a Perla e sconfigge Alessia; alla fine anda-rono da Alex, lo sconfissero e cosi tornò tutto alla normalità.
Anna Cesarano
Disegni di Cristina Mancini e Anna Cesarano