Mercoledì 5 maggio 2021, nel bicentenario della scomparsa di Napoleone Bonaparte, esce in libreria (disponibile su Amazon, e all'isola d'Elba anche in edicole, cartolerie, supermercati), il romanzo I Misteri di Porto Longone, scritto dai narratori veneziani Roberto Bianchin e Luca Colferai, e pubblicato dalla casa editrice I Antichi Editori, braccio letterario dell'associazione culturale Compagnia de Calza «I Antichi».
La storia prende le mosse dalle peripezie di Antonio Arrighi, vignaiolo all'isola d'Elba da quattro generazioni, che ama andare a curiosare fra le storie antiche dei vitigni, e che scopre in circostanze misteriose come facevano il vino duemila anni fa i greci dell'isola di Chio, immergendo l'uva nel mare perché ne assorbisse i sapori. Decide quindi di ritentare l'esperimento e di produrre un vino salato unico al mondo, ma quando affonda le ceste cariche d'uva nel mare di Porto Azzurro, accade qualcosa che non si sarebbe mai aspettato: una delle ceste non vuol saperne di risalire.
Si è impigliata in due scheletri, che dormivano, incatenati fra loro, nel fondo del mare.
Il commissario Leonello Balestrini avvia le indagini, riaprendo i fascicoli delle persone scomparse dall'isola negli ultimi cinquant'anni. Scoprirà, con sua grande sorpresa, che non sono poche. A trarlo d'impaccio, arriva la perizia sulla datazione degli scheletri: hanno più di duecento anni, risalgono addirittura all'Ottocento. Il commissario, con suo grande sollievo, chiude il caso. Lo riapre invece, con una mossa a sorpresa, un imprenditore del posto, Marcello Bargellini, convinto che sia un peccato non andare a fondo della storia. Per questo affida l'incarico di proseguire le indagini a un celebre anatomopatologo, Duilio Maria Biani Smighi, lo stesso che aveva datato gli scheletri. Questi all'inizio è titubante: «sono solo un lettore di gialli, mica un detective».
Convinto ad accettare, il Maigret dell'Elba, come poi verrà battezzato, inizia una sua personalissima inchiesta: un vero e proprio viaggio nel passato, fino al periodo del soggiorno elbano di Napoleone Bonaparte, che lo porterà tra luoghi magici e nascosti dell'isola, personaggi bizzarri, contesse intriganti, feste in maschera e tavole imbandite, forzieri piombati e archivi segreti della Bibliotèque Nationale de France a Parigi. Alla fine riuscirà a trovare la chiave per risolvere il giallo, e lo farà con un coup de théàtre alla maniera di Agatha Christie.
Sostenuto da una scrittura originale, ironica e brillante, e da un continuo incrociare realtà e fantasia, con personaggi realmente esistenti che si muovono accanto ad altri che sono invece immaginari, il romanzo diventa così un avvincente giallo storico, come lo ha definito il professor Giuseppe Massimo Battaglini, presidente del Centro Nazionale di Studi Napoleonici, che ne ha curato la postfazione, «in cui se non tutto è vero, molto è verosimile».
Nato da un'idea di Marino Sartori, veneziano trapiantato all'Elba, consulente finanziario, musicista e attore, il libro è candidato al Premio letterario Internazionale Gian Antonio Cibotto 2021 in programma in settembre a Rovigo; in giugno, restrizioni permettendo, gli autori e i personaggi daranno vita ad uno stravagante tour di presentazioni-spettacolo nei paesi dell'Elba alla maniera degli antichi cantastorie.
I Misteri di Porto Longone, di Roberto Bianchin e Luca Colferai, postfazione di Giuseppe Massimo Battaglini. I Antichi Editori, 2021 (iantichieditori.it). 258 pagine, 12 euro. ISBN 978-88-98584-57-4 Disponibile su amazon.it