Approdata da ieri per diversi giorni sugli schermi televisivi francesi, canale pay tv Toute L'HISTOIRE e su free tv, France 3 Corsica, canale del broadcaster statale France Television, “L'Esilio dell’Aquila”. La nostra docu-fiction diretta dal regista Stefano Muti e prodotta da Paolo M. Spina, racconta i dieci mesi dell’esilio elbano di Napoleone Bonaparte. Una produzione Revolver in collaborazione con l'elbana Cosmomedia con il patrocinio della Regione Toscana ed il sostegno di Toscana Film Commission.
La distribuzione internazionale è affidata alla società Windrose (Germania/Francia), che opera sui mercati televisivi internazionali ed in occasione della ricorrenza storica del bicentenario della morte del grande corso, ha venduto il nostro lavoro in diversi Paesi, presso distributori e TV broadcaster nazionali stranieri. “L'Esilio dell’Aquila” in selezione ufficiale all’Indipendent Film Festival di Montreal, sarà programmato in Italia nel corso dell'anno da vari Festival della Storia (Bologna e Firenze) e di divulgazione di discipline letterarie e storiche. Sarà inoltre a disposizione dell'AGIS Scuola nazionale e proprie sedi regionali, ai fini di proiezioni didattiche.
Al progetto hanno collaborato i principali studiosi accademici mondiali di Storia Napoleonica, quali il prof. Luigi Mascilli Migliorini dell'Univ. L'Orientale di Napoli, il Prof Thierry Lentz, direttore della Fondation Napoleon a Parigi, il prof. Alan Forrest dell' Univ. di York, lo scrittore e studioso Ernesto Ferrero, autore del romanzo "N" (premio Strega 2000), il regista Krzysztof Zanussi (il quale già realizzò nel '92 un TV movie francese su Napoleone dopo Waterloo).
Nella parte di fiction hanno partecipato l’attore francese Eric Fraticelli (Napoleone), Paola Gassman (madre di Napoleone), Chiara Conti (Maria Walewska), Marcello Mazzarella (Generale Drouot), Vanni Bramati (Colonnello Campbell), Francesco Acquaroli (Pons de l'Hérault), Paola Pessot (Paolina Bonaparte), Rosa Pianeta (Popolana) e gli attori elbani Franco Giannoni (Sindaco Traditi), Giuliana Berti (Signora Pons de l'Hérault) Franco Boschian (General Bertand).
Un ringraziamento speciale va all'architetto elbano Paolo Ferruzzi che oltre ad aver firmato la scenografia, ha sostenuto il progetto in ogni sua fase. Realizzarlo è stata una sfida da ogni punto vista: organizzativa, logistica, produttiva ed in termini di ricerca storica e filologica. Proprio in quest’ambito un dovuto ringraziamento va alla direttrice degli archivi storici elbani Gloria Peria, nonché alla Soprintendenza dei Beni Architettonici di Pisa, da cui l'Elba dipende. Ulteriore riconoscimento al lavoro svolto dai rievocatori elbani della Petite Armée, alla troupe elbana ed italiana, senza il cui elevato apporto tecnico sarebbe stato impossibile portare a termine questo progetto.
Vendere e far programmare un documentario, con parti da film a soggetto (docu-drama) sui principali canali francesi, è come se viceversa, riuscissero loro a piazzarci un documentario su Dante o Giulio Cesare. Noi ci siamo riusciti. Questo risultato è dovuto alla nostra scelta culturale, di realizzare un prodotto filologicamente corretto, storiograficamente
specialistico, rivolto alla curiosità intellettuale del pubblico italiano ed internazionale, rispettandolo nelle sue aspettative più elevate. Senza cedere alla lusinga mainstream di farlo presentare in modo elementare da personaggi popolari sul web o della provinciale TV italiana, e senza risparmiarci nella ricerca di qualità estetica nella tecnica cinematografica.
Ovviamente, questa linea editoriale è più apprezzata all'estero che qui da noi.
In vista dell’imminente stagione turistica, in collaborazione con la G.A.T., stiamo cercando di organizzare una serie di proiezioni elbane per dar modo a turisti e locali di poterlo vedere. A breve comunicheremo il calendario delle proiezioni.
Paolo Maria Spina - Revolver
Foto di Marco Barretta / Dario Ferro