Nella navata laterale, nella parte di mezzogiorno, ”in cornu Epistulae” si ammirano i seguenti dipinti: La Madonna del Rosario, L’Annunciazione con Francesco
MADONNA DEL ROSARIO
La Madonna del Rosario è olio su tela, 233x171 cm, di autore ignoto secolo XVII.
E’ un dipinto di cui ho parlato precedentemente (parte seconda) e che merita ancora due parole per un particolare. Ai lati delle corone in lamina d’argento traforato, sbalzato e cesellato poste sulla testa della Madonna e del Bambino spuntano in alto a destra e a sinistra due angioletti tra le nuvole che tenendo in mano fiori li offrono sia alla Madonna che al Bambino.
Il quadro era collocato sull’altare laterale, costruito a spese della corporazione dei calzolai.
Era oggetto di particolare devozione da parte dei fedeli che si riunivano in preghiera quando per iniziativa dei calzolai si celebravano le due feste della Madonna del Rosario la prima domenica di ottobre e la festa dei patroni il 25 ottobre. (Santi Crispino e Crispiniano)
ANNUNCIAZIONE
L’opera (olio su tela cm 269x210, sec. XVIII) è ritenuta da alcuni di autore ignoto da altri attribuita al pittore prortoferraiese Giuseppe Ferrieri che l’aveva dipinta per la chiesa dell’Annunziata.
Rappresenta l’Annunciazione alla Vergine che appare con le mani conserte al seno e il capo reclinato verso un leggìo con sopra un libro: è vestita in rosso ed ha in testa un manto blu mentre. Dall’alto sulla sinistra l’arcangelo Gabriele appare tra le nuvole a porgere un giglio bianco mentre la colomba dello spirito santo illumina. Sono presenti alcuni angioletti.
Davanti alla Vergine, in ginocchio ai suoi piedi, è S.Francesco il quale a braccia aperte sembra con grande devozione assistere alla scena. In basso, a destra, altri angeli mentre a sinistra è un giglio ed un libro aperto sulle cui pagine è scritto: ”CONST.C.REX APOSTOLORUM ACTIS EXCEPTA E PROEM.”
Nel duomo sono presenti numerose sculture: epigrafi marmoree in memoria con monumenti funebri, statue in legno policromo e in gesso.
A Jacopo Foresi è dedicato un monumento funebre in marmo alto 220 cm.
Lo attesta la iscrizione marmorea “Jacopo Foresi nato il 7 giugno MDCCXC ritornò alla patria comune nella pace del signore il XXII gennaio MDCCCLXXIII lasciando larga eredità di affetti fra congiunti e amici a perenne memoria elvira guidi questo modesto marmo pose”.
Sopra l’iscrizione troneggia in piedi l’arcangelo Michele che tiene nella mano destra la spada e nella sinistra in basso un medaglione con il volto del defunto. In alto, sopra la testa dell’arcangelo, è un fregio con volute e ghirlande di fiori. L’arcangelo è qui rappresentato non con la classica iconografia ricoperto di corazza che con la spada combatte il male ma con una veste che candidamente lo ricopre scendendo giù.(vedi particolare). L’opera è attribuita allo scultore Giusto Giusti.
(Duomo di Portoferraio. Monumento funebre a Jacopo Foresi)